Sanremo, il messaggio del vescovo Suetta contro l’aborto: «In Italia oltre 6milioni di vittime»
Le denuncia «Embrioni umani trattati come normali prodotti di consumo»
Sanremo. «La mattanza dell’aborto, che da oltre cento anni (da quando cioè venne per la prima volta legalizzato in Unione Sovietica nel 1920 e poi, uno dopo l’altro, nella maggior parte degli Stati) continua a mietere milioni di vittime innocenti: 44.695.543 (fonte: Worldometer) aborti procurati nel mondo nel 2023 e 64.703 in Italia nel 2022 (fonte: OPA), tanto per citare cifre utili a dare una proporzione del fenomeno. Per segnalare il caso italiano: la legge 194/78 ha già mietuto oltre 6.000.000 di vittime».
Inizia così il messaggio del vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, monsignor Antonio Suetta, che nel giorno di Natale ha diffuso a sacerdoti, diaconi, religiosi e fedeli, e inerente all’adesione della diocesi all’iniziativa internazionale “40 giorni per la vita”.
Una lunga riflessione sull’aborto, da quello legale a quello clandestino e “fai-da-te”, «attraverso le pillole abortive
(Ru486 e prostaglandine) acquistate sia legalmente che clandestinamente e i cripto-aborti legati all’uso della spirale e altri dispositivi simili, così come alla cosiddetta “contraccezione d’emergenza,” ovvero la “pillola del giorno dopo” la quale, a dispetto del nome, spesso ha effetti abortivi e non contraccettivi». Dati alla mano, scrive il vescovo, «Nel 2022 (Fonte: OPA) in Italia sono state vendute 303.407 confezioni di Norlevo (+6,7% di vendite rispetto all’anno precedente); ancora più marcato l’incremento per ellaOne, con 444.730 confezioni vendute (+27,7%). Un incremento favorito dalla determina dell’Aifa dell’8 ottobre 2020, che ha eliminato per le minorenni l’obbligo di prescrizione dell’ulipristal acetato (già eliminato cinque anni prima per le maggiorenni)».
«A questa strage di innocenti compiuta nel grembo materno, con l’intervento del servizio sanitario, tutelata dalla legge e, naturalmente, con soldi pubblici (56 milioni di euro in Italia nel 2022 – Fonte: OPA) – prosegue monsignor Suetta – Si aggiungono altre ingiuste soppressioni di esseri viventi per quanto riguarda la procreazione medicalmente assistista e le sperimentazioni sugli embrioni. A proposito della FIVET (fertilizzazione in vitro con embryo transfer), cito alcuni dati presi dal sito di Pro Vita e Famiglia: nell’anno 2020 in Italia sono stati fecondati 182.128 ovociti prelevati (fecondazione omologa), di cui soltanto 38.188 trasferiti in utero; nell’anno 2021, quanto a embrioni “donati” (fecondazione eterologa) su 45.293 soltanto 14.421 sono stati traferiti in utero, di cui 2.063 nati vivi».
«Ogni anno centinaia di migliaia di embrioni umani – esseri umani con un’anima immortale – vengono prodotti in laboratorio, sacrificati sull’altare del “diritto al figlio”, congelati, scongelati, importati o esportati da e verso altri Paesi. Proprio come normali prodotti di consumo – denuncia il vescovo -. E ciò continua ad avvenire nel disinteresse generale per la ragione che la legge e il pensiero dominanti non vogliono o non sono più in grado di riconoscere la dignità umana a quegli embrioni, considerandoli piuttosto come “cose”, prodotti o merce di consumo».
“40 giorni per la Vita” si aprirà a Sanremo con una messa, che sarà celebrata il 28 dicembre, alle 17,30, in occasione della festa dei santi innocenti martiri, presso il santuario di Nostra Signora della Costa.
Il messaggio integrale del vescovo Suetta: scarica il pdf.