Pesca, Coldiretti Liguria: «Attenuazione delle restrizioni UE rappresenta una boccata d’ossigeno»

«Siamo riusciti a ottenere un ottimo equilibrio tra sostenibilità ambientale e salvaguardia del tessuto economico delle comunità costiere»
Genova. «Possiamo dirci soddisfatti dopo l’esito positivo dei negoziati europei sulla riduzione dell’attività di pesca: siamo riusciti a ottenere misure meno severe rispetto alle iniziali proposte della Commissione Europea», esordisce Daniela Borriello, responsabile nazionale Coldiretti Pesca, in riferimento ai risultati dei negoziati del Consiglio UE Agricoltura e Pesca.
Un risultato, questo, fondamentale per la pesca nazionale e, a cascata, per quella ligure: su slancio di Coldiretti, le istituzioni, in collaborazione con i Partner europei – tra cui Spagna e Francia – sono riuscite a mitigare tagli che, altrimenti, avrebbero gravemente penalizzato il comparto, già soggetto a diverse difficoltà.
Grazie alle misure proposte di compensazione, dunque, le soglie di cattura sono ora più favorevoli, soprattutto per le imbarcazioni a strascico: ad esempio, per i gamberi di profondità, viola e rosso, la riduzione si attesta al 6%, un livello che non avrà un’incidenza significativa sul settore. Anche per il nasello è stata fissata una soglia drasticamente più mite, pari a 261,5 tonnellate, anziché le 215,5 tonnellate proposte inizialmente dalla Commissione, che per la prima volta ha dato segnali anche verso la piccola pesca artigianale: «Ci sarà quindi da monitorare come si muoverà in futuro la Commissione anche in questo ambito», aggiunge la Borriello.
Commentano Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, delegato confederale: «Questo risultato rappresenta una boccata d’ossigeno per la flotta italiana e ligure: siamo riusciti a ottenere un ottimo equilibrio tra sostenibilità ambientale e salvaguardia del tessuto economico delle comunità costiere. L’attenuazione delle restrizioni dimostra come una solida azione diplomatica e il coordinamento con gli altri Stati membri possano difendere efficacemente gli interessi nazionali».