Migranti, rinnovato l’accordo tra Prefetto e sindaco di Ventimiglia per la gestione del Pad

5 dicembre 2024 | 16:42
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Migranti, rinnovato l’accordo tra Prefetto e sindaco di Ventimiglia per la gestione del Pad

Settecentocinquanta persone accolte fino ad oggi

Imperia. E’ stato rinnovato nel pomeriggio in Prefettura a Imperia, l’accordo tra il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro (Lega) e il prefetto Valerio Massimo Romeo per la gestione dei Punti di Assistenza Diffusi (Pad), destinati ai migranti in transito, nel territorio della città di confine. La gestione è stata affidata alla Caritas Intemelia con la quale, già dall’agosto dello scorso anno, è attivo un protocollo per ospitare nel Pad presente i soggetti più vulnerabili: donne e bambini che, senza l’accoglienza garantita da quello che è un unicum in Italia, si ritroverebbero in mezzo a una strada.

«Rinnoviamo questo accordo – ha affermato il rappresentante di governo – Necessario anche per i risultati positivi avuti nel corso di un anno. All’inizio abbiamo, infatti, affidato il servizio in via sperimentale per sei mesi. Con la firma di oggi, si rinnova per un anno la prosecuzione dell’assistenza nel Pad».

«Oggi il Pad – ha proseguito il prefetto Romeo – Accoglie famiglie, bambini, persone vulnerabili, con assistenza legale, sanitaria e primaria con tutti i bisogni di cui necessitano. Si tratta di soggetti in transito a Ventimiglia, che restano nel Pad qualche giorno, al massimo una settimana, per poi raggiungere la frontiera e la Francia».

Nell’ambito della sottoscrizione del protocollo, il prefetto Romeo ha sottolineato gli importanti risultati ottenuti nell’anno, anche grazie all’invio, da parte del ministero dell’Interno, di uomini delle forze dell’ordine. «Cinquantaquattro latitanti, di cui alcuni di una pericolosità conclamata a livello internazionale, sono stati arrestati dalle forze di polizia presenti a Ventimiglia. Ventotto persone che tentavano di entrare nel nostro territorio nazionale portando documenti falsi sono state arrestate dalla Guardia di Finanza. Così come sono stati intercettati e sequestrati 98,5 chilogrammi di cocaina e 158 di hashish che stavano per entrare in Italia. Bisogna essere soddisfatti di questi dati».

Per il sindaco Di Muro si è trattato di «Una leale collaborazione. Questo è anche un momento fortunato per la mia città, che si sente parte di una filiera istituzionale: Comune, Regione e governo, con gli organi di rappresentanza, fondamentale per una città complessa come la nostra. Quando mi sono insediato sindaco, Ventimiglia era decisamente più insicura e invivibile di come è oggi, tante zone della città erano diventate inaccessibili».

Le prossime azioni su tema immigrazione e sicurezza da parte dell’amministrazione comunale di Ventimiglia saranno tre: la prima riguarda la disponibilità di 30mila euro, ottenuti dal ministero dell’interno per, come ha spiegato Flavio Di Muro che ieri ha fatto visita, a Roma, al sottosegretario Molteni «intervenire su aree degradate da malagestione del fenomeno».
Poi un secondo contributo, destinato «a fare una pulizia di massa in tutte quelle aree abbandonate oggetto di flusso di migranti: greti di fiumi, valloni, sentieri, passo della morte. Andremo a ripulire e sanificare questi posti che, tra l’altro, hanno una valenza turistica e ambientale di pregio».

In ultimo: la creazione di una sala di controllo nel comando di polizia locale, da dove si potranno visionare le oltre 130 nuove telecamere in arrivo in città. «La centrale operativa sarà collegata con tutte le forze dell’ordine – ha spiegato il sindaco -. Il progetto sarà portato a compimento entro i primi due mesi del prossimo anno».

Alla firma era presente anche Maurizio Marmo,  responsabile della Caritas Intemelia. «Il Pad è stato aperto il 30 agosto 2023 e il periodo è andato oltre i primi sei mesi di sperimentazione. La nostra esperienza riteniamo sia stata positiva, perché abbiamo potuto dare accoglienza notturna alle famiglie con bambini piccoli, a volte con disabilità e anche donne incinta, alcune delle quali hanno partorito a Sanremo, essendo a fine gravidanza – ha detto Marmo -. In questo periodo abbiamo ospitato circa 750 persone: il quaranta per cento donne, altrettanti bambini e poi i papà. Si tratta di persone che intraprendono viaggi precari, difficili e rischiosi, con alcuni che hanno perso i familiari e vivono una situazione psicologica molto difficile e si cerca tramite operatori volontari e la rete di associazioni con cui lavoriamo di offrire una serie di servizi legati alla prima accoglienza, ma anche a una vicinanza umana per il poco tempo che si fermano da noi. In due o tre gironi, solitamente, le famiglie riescono a proseguire il proprio viaggio. Alcune arrivano anche da altri Paesi europei e tornano in Italia, quindi rimangono ospiti più tempo perché servono anche due o tre settimane, per verificare se hanno diritto all’accoglienza».

«A volte – ha concluso Marmo – Capitano famiglie, che hanno lasciato l’accoglienza in Italia e sono ancora incerte sul proprio percorso e che rinunciano a proseguire il viaggio verso altri Paesi europei, venendo aiutate a rientrare nei luoghi di accoglienza iniziale. Speriamo che possa essere avviato anche un secondo Pad per gli uomini adulti, essendo importante dare un aiuto a tutte le persone ferme a Ventimiglia, anche nell’ottica delle problematiche che la città può vivere».

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