La passerella alternativa del comitato InVentimiglia: il video della città del futuro
Prevista una rigenerazione urbana completa in ottica di uno sviluppo turistico della città
Ventimiglia. Dopo aver depositato in Comune osservazioni in merito al progetto, redatto da uno studio di professionisti per conto del Comune, per la realizzazione della nuova passerella sul Roja, il comitato InVentimiglia, presieduto da Mariano Schiavoli, ha sottoposto all’attenzione dell’amministrazione un progetto alternativo.
«La passerella – si legge nelle carte di Schiavolini – Conterrà una sola trave continua di 135 metri, a 3 campate, e 4 appoggi, (compreso spalle) la cui campata centrale, sarà lunga 90 metri, e quindi perfettamente in linea con lo standard attuale, mentre le altre due rafforzeranno i primi due tratti di travi, da 22 metri, e tratterranno la parte centrale. Le due pile saranno più basse, rispetto all’unica pila che utilizza il progetto del comune, a garanzia di una migliore stabilità, e il ponte più basso, creerà meno problemi all’ambiente, e al paesaggio».
E ancora: «Questo sarà possibile, in quanto, la fondazione delle pile, avverrà all’interno degli argini di un lago, (dove non sarà valevole il piano di bacino fluviale), prima della “diga”, con le acque circoscritte all’interno del bacino posto nel centro dell’alveo, e più basse rispetto al livello massimo che il fiume potrebbe presentare durante le piene, per cui, in quel punto l’acqua sarà sempre calma, sia nei periodi di piena che nei periodi di magra, e la “diga a rapida”, impedirà l’entrata delle acque del mare. I due pilastri quindi non staranno mai nell’acqua, essendo fissati sulle due rive fuori alveo, ma saranno in ogni caso predisposti di fondazione, se pur superficiale, rispetto a quelle su alveo, in modo da garantire la stabilità dell’impalcato, nel caso possa eccezionalmente fuoriuscire l’acqua dall’invaso. Nel caso che possano esserci ostacoli per la collocazione dei 2 piccoli pilastri, sul fiume, anche se come è già stato detto essi verranno collocati al di fuori dell’alveo, (quindi fuori fiume) sulle rive prive di acqua, abbiamo la possibilità di realizzare la passerella piana, priva di pilastri, e quindi a unica campata, senza scalinate, e rampe di accesso».
Per il progetto, garantisce il comitato, è stato contattato «un noto ingegnere specializzato nella progettazione di ponti, il quale è in grado di progettare un ponte a travata di 125 metri di lunghezza, e soli 4 metri di larghezza, sulla base del nostro progetto architettonico».
Il tutto, in vista di uno sviluppo turistico della città che dovrebbe partire, secondo il comitato, da una rigenerazione urbana globale del centro.