Imperia, inaugurato il presepe e l’albero in Comune, al via alle feste di Natale
Il sindaco Scajola: «Un modo per dare un sorriso a tutti quanti i nostri concittadini e soprattutto alle famiglie che hanno bisogno di sentirsi vicine l’una con l’altra»
Imperia. Dopo le accensioni delle luminarie cittadine avvenuto sabato scorso, questo pomeriggio, si è mantenuta un’altra tradizione che si ripete da sei anni: l’inaugurazione del presepe e dell’albero di Natale nell’ingresso di Palazzo Civico. Un’occasione per donare un sorriso, far sentire lo spirito natalizio a cittadini e turisti.
Quest’anno ad allestire il presepe Rosangela ed Antonella Sarandria, due sorelle di Costa D’Oneglia che si sono ispirate alla natività del Perugino.
«Ormai è una tradizione, è il sesto anno da quando mi sono insediato da sindaco nel 2018- ha spiegato il sindaco Claudio Scajola– che abbiamo voluto sempre di più far cogliere il significato del Natale e quindi anche nel Palazzo Civico, ogni anno con diversi volontari preparano ed incrementano anche i presepi nel resto della città che in totale sono una trentina. È giusto che il Comune faccia conoscere a tutti i cittadini e i turisti questa tradizione bella».
«Nel caso del Palazzo Civico- ha proseguito il primo cittadino- è un modo di far festa per le famiglie, con i bambini, con i nonni. Questo direi che è stato apprezzato. E poi su, al primo piano, la foto con Babbo Natale, i palloncini, la cioccolata calda col panettone e col pandoro. Un modo per dare un sorriso a tutti quanti i nostri concittadini e soprattutto alle famiglie che hanno bisogno di sentirsi vicine l’una con l’altra».
Muschio, alberelli veri, terriccio particolare questi sono alcuni dei materiali usati dalle sorella Sarandria per l’allestimento della natività a Palazzo Civico. Un lavoro che è durato
«È stato un grande onore e piacere – hanno spiegato- poter rappresentare il presepe per i cittadini di Imperia. Avevamo quest’idea di fare un presepe rinascimentale, abbiamo fatto una piccola ricerca, sono uscite fuori le natività del Perugino perché ne ha fatto molte, un po’ tutte uguali, un po’ tutte diverse e ne abbiamo scelto una, secondo me una delle più belle perché è apparentemente semplice, ricca di tanto significato».
«Il tempo maggiore ci è voluto per la costruzione della casa- hanno concluso- perché ce la siamo fatta tutta noi e quindi noi non siamo falegnami, non siamo niente e quindi ci ha dato un po’ da lavorare però mi sembra che il risultato sia ottimo. Poi per allestire tutto quanto ci avremmo messo una decina di giorni, non di più. Usiamo il muschio vero, usiamo alberi veri e quindi solo materiale vero. Terriccio, grotto, ma tutta roba vera»