«Il palasport non rimarrà così in eterno. Nel 2025 i lavori al Porto vecchio»

28 dicembre 2024 | 08:15
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«Il palasport non rimarrà così in eterno. Nel 2025 i lavori al Porto vecchio»

Meglio un avvocato o un ingegnere come sindaco? Mager risponde alle sfide dei primi sei mesi di mandato

Sanremo. Meglio un avvocato o un ingegnere alla guida di Sanremo? La domanda ha animato il dibattito pubblico negli ultimi giorni della campagna elettorale che, lo scorso giugno, ha portato alla vittoria del civico Alessandro Mager sul candidato del centrodestra Gianni Rolando. Guardando ai primi sei mesi di mandato e alla recente sentenza del Tar Liguria che ha “liberalizzato” il Festival di Sanremo, avere un legale a Palazzo Bellevue potrebbe rivelarsi una fortuna.

Infatti, non mancano i nodi amministrativi lasciati in eredità dalla giunta Biancheri, tra cui il progetto del Porto Vecchio, da rivedere, e il cantiere del palazzetto dello sport di Pian di Poma, bloccato tra difficoltà economiche e dispute legali. In una chiacchierata di fine anno, il sindaco Mager affronta con ironia la questione: «Meglio un ingegnere o un avvocato per risolvere le vertenze del Comune? Direi che i cittadini non si sono sbagliati, preferendo un avvocato».

Tra i dossier più complessi, quello del palasport: «Per il 2025 speriamo di riuscire a far ripartire il cantiere, perché non possiamo accettare che rimanga così in eterno. Purtroppo, c’è stata una sottostima dei costi iniziali, e ora i nodi sono venuti al pettine. Le richieste della Giò Costruzioni, subentrata alla capogruppo originaria, sono comprensibili, ma non possiamo accollarci oneri derivanti da errori commessi da terzi. Sono fiducioso che troveremo una soluzione che garantisca la legittimità assoluta dell’operazione».

Anche il progetto di riqualificazione del Porto Vecchio attende un’accelerazione: «Abbiamo detto chiaramente, sia io che gli altri candidati, che il progetto andava modificato per recepire le istanze di associazioni, pescatori e commercianti. Stiamo aspettando le modifiche per verificare se soddisfano le nostre aspettative. Mi auguro che i lavori possano partire nella seconda metà del 2025, dopo aver sottoposto il progetto esecutivo a una fase di partecipazione pubblica, partendo dal consiglio comunale, coinvolgendo le categorie professionali e passando attraverso la conferenza dei servizi. In sei-otto mesi potremmo concludere questo iter».

Mager si dice soddisfatto del lavoro della sua giunta: «Gli assessori sono tutti molto competenti, concentrati e propositivi. Hanno instaurato ottimi rapporti con gli uffici comunali. Sono stati sei mesi intensi, ma mi sveglio ogni mattina con la voglia di venire a lavorare. Non credo che diventerò mai un politico. Mi piace però fare l’amministratore pubblico». E secondo lei Sanremo può essere guidata da un amministratore puro per 10 lunghi anni? «In linea teorica penso proprio di sì. Credo che una certa continuità quando si lavora nel pubblico sia opportuna. Se ho colto il sottointeso, è presto per domandarmi se intendo ricandidarmi alla fine del primo mandato».

Una cosa fatta di cui va particolarmente orgoglioso? «Dal punto di vista dell’igiene urbana abbiamo avuto un buon progresso. Il presidente di Amaie Energia, Sergio Tommasini e l’assessore all’Ambiente Ester Moscato, si stanno dando molto da fare, e sono riusciti a spostare il faro dell’interesse della presunta inefficienza della nostra società alla maleducazione degli individui. I sanremesi hanno capito che gli operatori di Amaie Energia sono persone che lavorano con dedizione. I problemi più gravi sono da ricercare nell’inciviltà di taluni, che non vogliono recepire alcun messaggio. Con l’anno nuovo attiveremo le prime isole ecologiche supplementari, vedremo se i cittadini sapranno usarle correttamente».

Un traguardo importante è dietro l’angolo: «Presto vedremo completata la demolizione dell’ecomostro di Portosole. È un merito che va al mio predecessore, che si è dannato l’anima per concretizzare questo risultato. Abbiamo già chiesto la convocazione della conferenza dei servizi per definire il cronoprogramma delle opere a scomputo degli oneri del nuovo albergo. Si partirà dalla rotonda di San Martino».

Cosa lascerà alla città tra cinque anni? «Spero che al termine del quinquennio ci sia un profondo rinnovamento del fronte mare. Attendiamo integrazioni al progetto di riqualificazione straordinaria di lungomare Calvino, dove auspico una trasformazione radicale». Ultima battuta: cosa ne pensa del nuovo piano urbanistico comunale varato nel 2019, per il quale lo stesso settore che ha contribuito a predisporlo ha segnalato la sua pressoché totale inefficacia nel governare e incentivare i cambiamenti virtuosi del territorio? «Ecco, su questo tema, forse più che un avvocato servirebbe davvero un ingegnere…».

(In copertina in alto a sinistra veduta del Porto vecchio, sotto il cantiere del palasport. A destra il sindaco Mager)