Festival a gara dal 2026, l’ad Mediaset Piersilvio Berlusconi: «Mi auguro che resti in Rai»
«Penso che sia un pezzo di Rai e che allo stesso tempo la Rai sia il vero motore e la vera forza di Sanremo», il commento
Sanremo. «Sanremo? Mi auguro che resti in Rai». Lo ha dichiarato Piersilvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, nel corso dell’incontro con la stampa a Cologno Monzese per presentare il bilancio annuale dell’azienda.
Risale infatti a una settimana fa la sentenza emessa dal Tar della Liguria che ha stabilito che l’affidamento diretto del marchio “Festival della Canzone Italiana” e la gestione della manifestazione alla Rai sono in contrasto con i principi di trasparenza e concorrenza previsti dal diritto europeo e nazionale e che dunque il Comune di Sanremo dovrà indire una gara pubblica europea per le future edizioni della kermesse, aprendo pertanto la strada a nuovi potenziali organizzatori. A questa decisione il Comune di Sanremo ha deciso di fare ricorso al Consiglio di Stato, costituendo inoltre un’unità operativa per la “Concessione dell’uso in esclusiva del marchio Festival della Canzone Italiana”.
«Mi sembra che la situazione sia ancora troppo fumosa per poter esprimere un giudizio e io non arrivo neanche a pensare se mai potesse interessarci, vedremo. Penso che il Festival sia un pezzo di Rai e che allo stesso tempo la Rai sia il vero motore e la vera forza di Sanremo, dunque da italiano mi auguro che il Festival rimanga in Rai – ha proseguito Berlusconi – . Semmai un domani Sanremo dovesse essere sul mercato, lo valuteremo con l’atteggiamento giusto da azienda commerciale che valuta costi e ricavi. Per me è un pezzo di Rai e tale dovrebbe rimanere».