Due giovani sanremesi immaginano la riconversione dell’ex macello in polo nautico

29 dicembre 2024 | 07:15
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Due giovani sanremesi immaginano la riconversione dell’ex macello in polo nautico

Sono gli architetti Giacomo Monari e Paolo Bonetto: «Lavoriamo a un project. Vogliamo incentivare altri privati a recuperare il patrimonio abbandonato»

Sanremo. Non solo grandi gruppi e investitori esteri guardano con interesse ai gioielli dimenticati della Città dei fiori, ma anche i giovani talenti locali ora prendono l’iniziativa. Una delle più interessanti novità riguarda un progetto di riqualificazione straordinaria dell’ex macello di Valle Armea di proprietà comunale. L’iniziativa, ancora in fase embrionale, potrebbe presto trasformarsi in un vero e proprio project financing, al quale stanno lavorando due giovani professionisti sanremesi appassionati di mare, vela e nautica: gli architetti Giacomo Monari e Paolo Bonetto. Entrambi 32enni, Monari è specializzato nel recupero di beni storici in disuso, con uno studio di progettazione a Nizza (Prìa), mentre Bonetto è consigliere dello Yacht Club di Sanremo, artigiano, architetto navale e velista.

La notizia di un gruppo di professionisti interessati a ridare vita all’ex macello aveva già destato curiosità. Chi sono, cosa intendono fare? Si sono chiesti in molti dopo l’annuncio del sindaco Mager. Ora, Paolo e Giacomo si presentano come i promotori di un sogno dai contorni molto concreti: «Vivo e respiro la nautica da diporto da sempre. Credo che sul nostro territorio non ci sia bisogno di costruire nuovi edifici: possiamo recuperare qualcosa di abbandonato. La mia è un’idea romantica delle cose», spiega Bonetto, che continua: «Vogliamo trasformare l’ex macello in un cantiere navale e centro artigianale. Crediamo che questo progetto possa non solo rafforzare un settore specifico, ma anche portare a una riqualificazione più ampia della Valle Armea. Abbiamo scelto l’ex macello per la storicità dell’edificio e la sua posizione strategica a fondo valle. È un luogo messo da parte, dimenticato, ma che in passato è stato fondamentale per Sanremo».

Il progetto è ambizioso e punta a essere un motivo di orgoglio per la città. «Spesso si parla di riqualificazione della Valle Armea come area produttiva e industriale. Molte strutture qui sono legate alla floricoltura, un settore che ha già vissuto i suoi anni d’oro. Alcuni edifici sono sottoutilizzati o abbandonati. Secondo noi, possono essere recuperati e valorizzati. La nautica da diporto sta crescendo rapidamente, e il nostro progetto vuole ispirare altri privati a seguire questa strada», aggiungono i due promotori, secondo i quali gli ex macelli rappresentano una soluzione ideale: «Sono già aree industriali pronte: padiglioni spaziosi, originariamente pensati per la lavorazione delle carni, ma che possono essere adattati con poco sforzo alla cantieristica navale. Il nostro obiettivo è creare un sito produttivo preservando l’attuale configurazione, facendo del recupero del complesso il primo restauro dei nuovi cantieri».

La visione dei due architetti non si limita al recupero strutturale. «A Sanremo ci sono molti progetti in corso, primo fra tutti la riqualificazione del Porto vecchio. Noi vogliamo mantenere e proteggere ciò che già esiste, conferendogli una nuova vita attraverso la nautica. Pensiamo anche a una continuità con il mondo scolastico, per tramandare i lavori tradizionali radicati nella nautica e mantenerli vivi», – concludono Paolo e Giacomo -.

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(In copertina, in altro a sinistra, il modello in scala 1:400 realizzato in sughero, legno e cocciopesto. Sotto Giacomo e Paolo. A destra l’ex macello allo stato attuale. Qui sopra l’area dell’ex macello)