Cold case in Svezia, per la prima volta camera di consiglio in hotel
La Corte d’Assise ha lavorato giorno e notte in un albergo di San Lorenzo per arrivare al verdetto
Imperia. La Corte d’Assise di Imperia, presieduta dal giudice Carlo Alberto Indellicati con a latere la collega Eleonora Billeri, ha lavorato giorno e notte per arrivare al verdetto di oggi. Gli otto giudici, due togati e sei popolari, si sono riuniti in una camera di consiglio che, per la prima volta in provincia di Imperia, si è tenuta all’interno dell’hotel “Riviera dei Fiori“, nel porticciolo turistico di San Lorenzo al Mare.
Una decisione, quella di spostare la Corte fuori dal tribunale, presa per la necessità di dover rileggere tutte le carte del processo istruito contro Salvatore Aldobrandi: il pizzaiolo di 74 anni, originario di San Sosti (Cosenza), da anni residente a Sanremo, arrestato il 17 giugno del 2023 su ordine del gip di Imperia, perché ritenuto responsabile di aver ucciso Sargonia Dankha, 21 anni, di origini irachene, naturalizzata svedese, sparita nel nulla nel primo pomeriggio del 13 novembre del 1995 a Linköping.
Ore di testimonianze da riascoltare, altrettante per riguardare le prove ammesse a processo e arrivare a una decisione univoca.
E così venerdì sera, dopo la discussione, la Corte d’Assise è stata scortata dai carabinieri fino all’albergo a San Lorenzo, chiuso al pubblico e aperto eccezionalmente per accogliere i giudici fino a domenica. Per tutto il tempo, le forze dell’ordine hanno presidiato l’area. Fino alla decisione finale, i giudici non devono infatti avere contatti con l’esterno.
I carabinieri presidiano l’hotel