“Campanelli d’allarme”, workshop a Ventimiglia per contrastare la violenza di genere
Nell’ambito delle iniziative volute dall’assessorato alle Pari opportunità
Ventimiglia. Conoscere gli strumenti per uscire dal tunnel della violenza. Conoscerne i pericoli, le insidie, e saper cogliere i “campanelli d’allarme”. Sono gli argomenti al centro del workshop sulla violenza contro le donne che si è svolto nel salone di Sant’Agostino, a Ventimiglia.
Organizzato dall’assessorato Pari Opportunità del Comune di Ventimiglia, rappresentato dall’assessore Milena Raco, il convegno ha visto la partecipazione di importanti relatori: dai rappresentati delle forze dell’ordine, che hanno parlato dell’importanza di denunciare le violenze subite, ma anche del ruolo attivo degli operatori nell’ascoltare e raccogliere anche ciò che spesso le vittime non dicono, al mondo della scuola, fino a quello dei centri anti violenza, che creano una rete di protezione intorno alle vittime, supportandole nel ricostruire la propria vita.
«Questo incontro è per me molto importante – ha esordito l’assessore Raco -. Abbiamo iniziato questo percorso perché siamo convinti di riuscire a creare una rete che ci consentirà di essere presenti sul territorio. Ci permetterà di informare le persone, perché siano consapevoli di come prevenire e contrastare la violenza sulle donne, ed evitare così che questo fenomeno diventi solo oggetto di cronaca nera».
«Dobbiamo fare rete – ha ribadito il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Marco Agosta – Dobbiamo comunicare di più e soprattutto dobbiamo pensare che la violenza sia da condannare. Dobbiamo cercare tutti di fare un pochino di più. E la rete è fondamentale perché il contrasto alla violenza deve essere trasversale».
Sono poi intervenuti il comandante della polizia locale Sandro Villano; il capitano Marco Da San Martino, comandante della compagnia dei carabinieri di Ventimiglia; l’ispettore della polizia postale Ivano Revella; il comandante della guardia di finanza di Ventimiglia, capitano Salvatore Proietto Russo. E ancora: l’assistente sociale Silvia Mabedeje; Roberta Rota del centro antiviolenza ISV; l’avvocato Ersilia Ferrante (Comitato pari opportunità dell’ordine degli avvocati di Imperia); il professor Pierfrancesco Musacchio, vicepreside dell’istituto Biancheri; la dirigente del liceo Aprosio Lara Paternieri e lo psicologo Vittorio Toesca.
«Il messaggio che deve passare è quello di rivolgersi alle forze dell’ordine con fiducia – ha detto il capitano dell’Arma Da San Martino – Gli strumenti ci sono. Le possibilità di intervenire e interrompere lo spirale della violenza ci sono. Ci sono strumenti normativi che nell’arco di 15 anni hanno fornito nuovi reati, nuove misure cautelari, misure di prevenzione che ci consentono di aiutare le persone».
All’evento hanno partecipato anche la consigliera regionale Veronica Russo e il sindaco ad interim di Vallecrosia Marilena Piardi.