Bordighera, è pronto il grande presepe di Terrasanta realizzato da volontari
Fulvio Debenedetti e altre dodici persone hanno lavorato più di trecento ore per allestirlo
Bordighera. E’ una vera e propria opera d’arte che racchiude in sé il senso cristiano del Natale: il grande presepe di Terrassanta, realizzato dal consigliere comunale Fulvio Debenedetti insieme ad altri volontari, che hanno lavorato per oltre 300 ore per allestirlo e ultimarlo, in modo che fosse pronto per l’inaugurazione, che avverrà l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione.
Un presepe curato nei minimi dettagli, che si sviluppa su una superficie di quasi cento metri quadrati. Al centro la natività, con la Madonna e San Giuseppe nella grotta, pronti ad accogliere il figlio di Dio. E tutto intorno una vera e propria città, Bordighera alta, rappresentata come appariva nel 1800, con la chiesetta di Sant’Ampelio minuziosamente riprodotta, villa Garnier, il palazzo comunale e le case più antiche del borgo.
C’è un laghetto, con l’acqua che scorre per davvero. Ci sono le pecore e i pastori e le persone che lavorano come in una vera comunità. C’è persino un gatto sul tetto.
«Ringraziamo il signor Fulvio e tutte le persone che hanno lavorato per creare questa bellezza», dichiara padre Costantino, che da frate francescano sottolinea l’importanza del presepe: intuizione di San Francesco che per la prima volta, la notte di Natale del 1223 a Greccio (in provincia di Rieti), rievocò la nascita di Gesù organizzando una rappresentazione vivente di uno degli eventi più importanti della cristianità: la nascita di Gesù. Secondo quando raccontano le agiografie, mentre San Francesco celebrava la messa, sarebbe apparso nella culla un bambino, che il frate prese in braccio. Da qui ebbe origine la tradizione del presepe.
«San Francesco voleva, in modo semplice, dire qualcosa alla sua gente – racconta padre Costantino – Voleva che le persone vedessero con i loro occhi l’incarnazione del figlio di Dio. Per questo ha parlato con il suo amico Giovanni, dicendogli che avrebbe voluto fare un presepe. In una grotta di Greccio ha introdotto un bue, un asinello, delle persone, e nella grotta ha celebrato la santa messa. San Francesco voleva trasmettere qualcosa di profondo: come gli apostoli di Cristo, guardavano Gesù come uomo, ma nella fede lo vedevano Dio, attraverso il presepe spiegava alla folla che si era radunata per la messa, che guardando la scena con gli occhi fisici vediamo sì Maria, Giuseppe e il bambino, ma con gli occhi della fede riconosciamo che il figlio di Dio si è incarnato ed è diventato uno di noi. E vedendo la presenza di Gesù, il fedele ha più facilità di riconoscere Dio nel proprio fratello, nel bisognoso, nell’abbandonato e nel reietto».
«E’ il sesto anno che, insieme ai miei collaboratori, ci divertiamo a realizzare questo presepe – spiega Fulvio Debenedetti -. Ogni anno inseriamo delle novità e lo facciamo crescere, anche come dimensioni. Abbiamo iniziato il 12 novembre, eravamo dodici persone a lavorare e solo per il montaggio abbiamo impiegato più di trecento ore. Mentre per la costruzione a monte (la ricostruzione del centro storico di Bordighera) ho impiegato, negli anni, più di 7mila ore, realizzando tutto a mano con materiali di recupero».
Il grande presepe sarà visitabile per tutto il periodo natalizio all’interno della chiesa di Terrasanta a Bordighera. A realizzarlo, oltre a Fulvio Debenedetti, sono stati: Alessio Castellani, Giuliana Mastroieni, Francesco Di Mauro, Agostino Melini, Angela Zunino, Graziella Catellani, Luigi Brannatti, Lorenzo Bottala, Viola e Filippo Alifredi, Alessio Debenedetti e Felice Romagnone.