Biodigestore di Colli: previsto entro febbraio 2025 l’avvio dei lavori

18 dicembre 2024 | 11:19
Share0
Biodigestore di Colli: previsto entro febbraio 2025 l’avvio dei lavori
Biodigestore di Colli: previsto entro febbraio 2025 l’avvio dei lavori
Biodigestore di Colli: previsto entro febbraio 2025 l’avvio dei lavori
Biodigestore di Colli: previsto entro febbraio 2025 l’avvio dei lavori
Biodigestore di Colli: previsto entro febbraio 2025 l’avvio dei lavori

Conclusione prevista nel gennaio 2027 con impianto in funzione e riduzione dei costi

Imperia. Questione rifiuti in provincia di Imperia, se ne torna a parlare questa mattina in assemblea dei sindaci. Come già fatto ieri in consiglio provinciale, il presidente Claudio Scajola ha chiarito la situazione del biodigestore  di Colli (Taggia) e ha presentato lo stato dell’arte per il relativo cronoprogramma.

Per il giorno 17 dicembre 2024 la società Inarcek (società verificatrice del progetto esecutivo) si è impegnata a trasmettere il rapporto di verifica sul primo stralcio del progetto esecutivo. Entro il 24 dicembre 2024 il RUP (Responsabile Unico del Progetto) provvederà ad emettere il certificato di validazione del progetto primo stralcio. Entro il 30 dicembre 2024 il Presidente della Provincia potrà emettere il decreto di approvazione del progetto primo stralcio. Entro il mese di gennaio 2025 il direttore dei lavori potrà provvedere alla consegna degli stessi e conseguentemente la Waste Recycling Imperia s.r.l. (W.R.I.) potrà dare avvio agli stessi. I tempi di esecuzione del progetto sono stati previsti in 24 mesi, concludendosi quindi nel mese di gennaio 2027.

«Siamo vicini alla conclusione, finalmente, di avere il biodigestore, che ci permetterà di terminare la vergogna di dover trasferire con i camion su Genova i rifiuti della nostra provincia. La creazione del biodigestore era stata deliberata dalla provincia di Imperia circa 20 anni fa, la gara è partita 1 anno e mezzo fa, il project è stato esaminato con tutte le procedure complesse ed è quindi stato firmato il contratto con la validazione degli atti. Il cronoprogramma è partito e riteniamo che entro gennaio – febbraio si avvieranno i lavori».

Il presidente Scajola fa chiarezza anche sulla possibile entrata di AMIU: «Nel frattempo si sono avvicinati dei possibili investitori nei confronti della società. Una delle ipotesi è che sembra interessata a portare capitali all’interno della società vincitrice, l’Amiu di Genova, società del comune di Genova».

Per quanto riguarda il tema del finanziamento poi revocato, il presidente Scajola ha dichiarato in assemblea dei sindaci: «Il biodigestore si basa su un progetto precedente anche come tipologia di impostazione. Quando è uscito il bando PNRR che dava contributi per lo smaltimento dei rifiuti, abbiamo ritenuto che fosse necessario provare a percorrerlo. Abbiamo ottenuto molti contributi in molti bandi, questo era più dubbioso che potesse accettare la nostra proposta. Ci abbiamo provato, con ragioni sostenibili. Attraverso un esposto presentato al Ministero dell’ambiente, è stato avviato il procedimento di revoca. Abbiamo lavorato con i tecnici cercando di spiegare come potesse essere avviata la nostra tesi ma non abbiamo avuto fortuna. Questo però non ferma l’avvio del biodigestore».

«Nel frattempo» ha aggiunto il presidente Scajola « stiamo cercando di utilizzare la discarica di servizio che l’impianto prevede, per vedere se è possibile riuscire ,già da prima, a diminuire e molto il trasferimento dei rifiuti che stiamo portando a Scarpino. Questo permetterebbe già dal prossimo anno di avere un buon risparmio rispetto ai costi che supportiamo oggi con il trasferimento totale dei rifiuti».