Bagarre in consiglio sull’acquisto dell’ex Bar Sport, spariscono le cantine. L’opposizione abbandona
Il sindaco Cimiotti tira dritto nonostante i problemi legati ai magazzini. Il prezzo scende a 119 mila
Ospedaletti. Torna a far discutere l’acquisto dell’ex Bar Sport di via Roma da parte della giunta Cimiotti. Nel consiglio comunale di ieri, convocato per precisare gli importi e il finanziamento dell’operazione, i toni si sono presto surriscaldati, portando all’abbandono dell’aula da parte della minoranza guidata da Valentina Lugarà (Ospedaletti Insieme) prima del voto.
A far esplodere le polemiche è stata la comunicazione del sindaco Daniele Cimiotti sulla decisione di procedere all’acquisto dell’immobile, nonostante siano emerse complicazioni che impediscono di acquisire al patrimonio comunale anche i magazzini dell’ex Bar Sport. Il problema è legato a dubbi irrisolti sui titoli di provenienza della proprietà, una situazione che ha comportato una riduzione del prezzo finale dell’accordo chiuso a trattativa privata, sceso da 129 mila euro a 119 mila euro.
Le cantine avrebbero dovuto ospitare i magazzini della farmacia comunale, che la giunta intende trasferire da via Matteotti in centro paese. Ora il progetto dovrà essere rivisto, con la rimodulazione degli spazi: i magazzini saranno ricollocati al piano strada, riducendo così l’area destinata al pubblico e alle attività della farmacia. La consigliera Valentina Lugarà, in aperta polemica con la maggioranza, ha motivato così l’abbandono dell’aula: «Se non è possibile discutere, se la minoranza deve stare lì solo ad alzare la mano su decisioni già prese, non esiste possibilità di confronto. Su questa pratica ci sono problematiche nell’iter. Com’è un problema la modifica dell’oggetto della delibera, che di fatto denota una riduzione della consistenza dell’immobile che la giunta aveva già dichiarato di voler acquisire».
Voto contrario alla pratica anche da parte del consigliere di opposizione Giorgio Boeri (Ospedaletti Rinasce), che però ha scelto di restare in aula. «Ritengo assurdo questo acquisto», – ha dichiarato Boeri al termine della seduta -. «Prima di impegnarsi, la giunta avrebbe dovuto verificare i titoli. Invece, emerge a una settimana dall’atto, a compromesso già firmato, che una parte consistente dell’immobile non si può acquisire al patrimonio pubblico. C’è qualcosa che non va».