Arte di strada a Sanremo, un’app per gestire le performance
Dopo anni di regolamenti fatti e disfatti, l’assessore Sindoni dichiara: «Selezione più accurata»
Sanremo. Sono anni, oramai, che il comune di Sanremo tenta di regolamentare le performance degli artisti di strada. Uno dei tentativi più emblematici risale al 2018, anno in cui palazzo Bellevue emanò un regolamento che prevedeva il divieto di utilizzo di basi musicali, e il possesso di un diploma di Conservatorio da parte di chi desiderava esibirsi. A seguito di tale direttiva, la Federazione nazionale degli artisti di strada (Fnas) decise di impugnare la situazione, e dopo una sentenza da parte del tar, il regolamento comunale venne modificato, lasciando in corso di validità solamente il limite inerente all’uso di basi musicali. Per giungere a una soluzione definitiva, a tal proposito, l’assessore al Turismo Alessandro Sindoni si sta dedicando a un progetto che potrebbe portare a una svolta. Quest’ultimo, infatti, sulla scia di grandi città quali Milano e Verona, sta lavorando a una nuova modalità di valutazione degli artisti che desiderano sfoggiare il proprio talento per strada.
«Tramite l’utilizzo dell’applicazione e dei servizi offerti dalla start up “Open stage”, vorrei rendere possibile il controllo degli artisti che si esibiscono in centro.» afferma Alessandro Sindoni, «Prima di tutto, bisogna lavorare sulla regolamentazione, ed è ciò che stiamo già facendo insieme al comandante della Polizia municipale di Sanremo Fulvio Asconio. Dopodiché, gli artisti dovranno inviare un video in cui dimostrano di possedere un reale talento musicale, insieme a una dichiarazione che attesti la natura della performance. Il richiedente, infatti, dovrà affermare di essere un cantante solista, un musicista, di appartenere a un duo oppure a una band.»
A seguire, l’assessore ha aggiunto: «Dopo aver superato la selezione e aver ottenuto il benestare per l’esibizione, a ogni artista verrà assegnata una postazione per eseguire la performance, e sempre tramite l’app – probabilmente con l’utilizzo di un QR code – le forze dell’ordine potranno controllare che gli interpreti in questione rispettino le regolamentazioni, tra cui, per esempio, ci saranno anche dei limiti riguardanti i decibel della musica, e il decoro della postazione. Nel caso in cui si verificassero delle violazioni, sarà l’applicazione stessa a segnalarle. Questo permetterà non solo di fare una selezione più accurata di coloro che verranno a esibirsi, ma anche di scartare e/o allontanare chi non rispetterà le regole o chi non sarà in grado di offrire una performance artistica degna di tale definizione. Infatti, non si parlerà più di artisti di strada liberi di fare qualsiasi cosa, ma di veri e propri artisti emergenti di talento».
Il progetto è ancora in fase di lavorazione, ma l’obiettivo dell’assessore Sindoni è quello di poterlo realizzare al più presto, così da rafforzare ancor di più il rapporto tra Sanremo e la musica, ed evitare che il salotto centrale della città – che ogni giorno pullula di cittadini e turisti – si trasformi in uno spazio in cui sedicenti artisti possono “esibirsi” a scapito del decoro urbano, e non solo.
(In copertina una manifestazione della Fnas in via Escoffier. Qui sopra l’assessore Sindoni)