Analisi del consiglio comunale, i capigruppo compatti: «Claudio Scajola è la fortuna di Imperia»

3 dicembre 2024 | 14:23
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«Il consiglio dovrebbe essere un luogo democratico invece è diventato un luogo di scontro per una parte della minoranza becera, bolscevica e comunista»

Imperia. «Dopo un anno e mezzo di amministrazione e di consigli comunali che hanno visto una parte della minoranza costantemente mettere in difficoltà i lavori, vorremmo spiegare il nostro punto di vista, per evitare che venga sempre fuori la parte di chi urla di più». Così hanno dichiarato i Capigruppo di maggioranza Giovanni Lazzarini per Prima Imperia, Andrea Landolfi per Avanti con Scajola Sindaco e Luca Volpe per Insieme con Scajola Sindaco alla conferenza stampa convocata questa mattina, per una analisi dell’attività del consiglio comunale di Imperia.

«Abbiamo preso spunto da una vicenda successa ad Imperia sabato scorso in cui un piccolo gruppo di persone ha definito Claudio Scajola “La sciagura di Imperia”. Inizialmente abbiamo sorriso su questa posizione perché chi conosce la nostra realtà non può parlare di sciagura. Quindi, la riflessione è passata sul fatto che, a prescindere da ideologie di destra o di sinistra, non si possa parlare in nessun caso di sciagura. Per questo noi coniamo la frase “Scajola è la fortuna di Imperia”» ha dichiarato il consigliere Luca Volpe riferendosi ad un incontro che si è tenuto sabato mattina in piazza San Giovanni ad Imperia dal titolo Scajola – la peste italiana” e organizzato dal gruppo dei Radicali.

«Ricordiamo ai signori che sono venuti a protestare, che nel 2018 la città era in un buco nero totale. Oggi possiamo dire che non è una sciagura ma una città fortunata, che si trova fuori da un sistema economico e sociale di crisi. Il consiglio comunale dovrebbe essere un luogo democratico invece è diventato un luogo di scontro per una parte della minoranza becera, bolscevica e comunista, dove per comunismo si intende una parte politica che abbiamo vissuto e che viviamo da tantissimo e nessuno si deve offendere. In questo anno mezzo siamo stati democratici con l’opposizione, a questo punto non ci stiamo più. Pensiamo sia il momento di dire basta. Avete voluto lo scontro? Faremo valere i numeri della maggioranza» conclude Luca Volpe.

Proseguendo nell’analisi del consiglio comunale, degli scontri e degli interventi dell’opposizione, il consigliere Andrea Landolfi ha dichiarato come l’identità della stessa non sia chiara: «Abbiamo due PD in consiglio comunale. Il primo è quello della prima ora con la Capogruppo Bellotti e il consigliere Verda. Poi abbiamo il PD della seconda ora, con quelli che stanno tentando la scalata: Bracco, Bozzano e Modaffari. Stanno cercando di impadronirsi del Partito Democratico, lo vediamo in consiglio comunale, sui giornali e alle ultime elezioni regionali. La parte nuova del PD, dichiaratamente contro il primo cittadino, mette in campo delle scelte che sono del tutto discutibili, contro una persona e non contro una amministrazione. Contro il nostro sindaco che noi sosteniamo dal 2018».

Negli ultimi 9 mesi sono stati 97 gli accessi agli atti da parte della minoranza, come sottolinea il consigliere Giovanni Lazzarini: «Ci vuole un po’ di buon senso, è nel loro diritto fare quello che stanno facendo ma ci vorrebbe una opposizione più costruttiva, non solo denigratoria ma con delle proposte. I loro interventi non danno produttività, non portano novità e non danno spiegazioni su eventuali lavori. Sono volti a fare dell’ironia su quello che facciamo, dando spiegazioni che di concreto hanno veramente poco».