A Report: «Claudio Scajola, uno e trino»

8 dicembre 2024 | 21:44
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A Report: «Claudio Scajola, uno e trino»
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A Report: «Claudio Scajola, uno e trino»
A Report: «Claudio Scajola, uno e trino»

Sotto inchiesta nella trasmissione Rai: le elezioni regionali, la criminalità organizzata, il problema dell’acqua e dei rifiuti nel ponente ligure

Imperia- Roma. Il “Faraone” così il giornalista Sigfrido Ranucci, ha introdotto, durante la trasmissione Rai “Report”, Claudio Scajola, sindaco e presidente della provincia di Imperia: «Io sono un grande ammiratore della cultura egizia, quindi quando sento dire faraone, sono incantato. Faraone però mi pare che non si adatti, nel senso che io ascolto molto, mi confronto tantissimo, poi decido».

Sotto “inchiesta” a Report le recenti elezioni regionali che hanno visto vincere Marco Bucci per uno scarto di quasi 9mila voti: «Una vittoria che deve anche ai 6mila che ha portato in dote il nipote di Scajola. Questa la dice lunga sul potere che ha il faraone ad Imperia – continua il conduttore Ranucci – Claudio Scajola è il principale artefice di questa vittoria ed ha consolidato il suo potere facendo eleggere otto consigliere e tre assessori».

Criminalità organizzata: «In questo territorio della città, speriamo che rimanga così, non è emerso mai nulla» dichiara Claudio Scajola ma Report ha ricordato un’inchiesta sulle condanne passate in giudicato che hanno accertato la presenza della ndrangheta nel ponente ligure e la recente condanna in primo grado all’associazione a delinquere di stampo mafioso De Marte-Gioffré per traffico di droga. Nello specifico, 23 condanne per oltre 180 anni di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso gestita da esponenti della famiglia De Marte – Gioffré, originaria di Seminara e collegata ad articolazioni di ‘ndrangheta calabresi.

Nel servizio di Report sono state mostrate immagini registrate al funerale del boss della ‘ndrangheta Giuseppe Marcianò, che si è svolto il 28 gennaio del 2017 a Vallecrosia. Alla cerimonia partecipò anche il neo eletto consigliere regionale Walter Sorriento, che al cronista di Rai3 ha risposto: «Ero lì per caso». Ricordata anche la vicenda delle dimissioni, da sindaco di Vallecrosia, del neo eletto consigliere regionale Armando Biasi. Era il 2013, quando l’amministrazione guidata da Biasi venne sospettata di infiltrazioni mafiose. Due anni dopo la posizione dell’ex sindaco sarà archiviata: i pm non trovarono infatti alcun collegamento di Armando Biasi con esponenti della ‘ndrangheta.

Uno e trino”, così Report definisce Scajola, che è mancato sulla scena politica per 15 anni ma ha poi recuperato con il suo secondo mandato consecutivo da sindaco di Imperia, il suo ruolo da presidente della provincia di Imperia e l’incarico di gestire il problema dell’acqua come commisario ad acta da quasi due anni.

Ultimo ma non ultimo, Report tocca il “dilemma”dei rifiuti che dalla provincia di Imperia vanno a riempire le discariche di Genova e Savona per cui Scajola, da presidente della provincia, ha chiesto 6, 4 milioni del Pnrr atti a realizzare il biodigestore a Taggia. “Ma la pratica è stata bocciata dal Ministero?” chiede il giornalista di Report. A domanda, Scajola risponde: «Il Ministero non ha bocciato la pratica. Ho fatto partire la gara del biodigestore, c’è stato un vincitore, poi per cercare di abbassare la tariffa ho fatto anche una richiesta per un bando Pnrr dove ci sono stati problemi. Abbiamo inviato in questi giorni le controdeduzioni, sono fiducioso».