Tangenti negli appalti pubblici, Dellerba e Speranza concordano il patteggiamento
Udienza rinviata al prossimo 10 gennaio per la sentenza
Imperia. L’imprenditore Vincenzo Speranza e l’ex sindaco di Aurigo e consigliere provinciale Luigino Dellerba patteggiano per il reato di corruzione per atto contrario (cp 319). E’ quanto concordato stamani in Camera di Consiglio, davanti al gup Massimiliano Botti.
I due erano stati arrestati dai carabinieri in flagranza di reato nel giugno del 2022, quando i militari dell’Arma avevano visto Dellerba ricevere una “mazzetta” di 2mila euro dalle mani del titolare della Edilcantieri Costruzioni Srl.
Un «sistema malato», come lo aveva definito la Procura all’indomani degli arresti, parlando del modus operandi con cui, sempre alla stessa ditta, veniva garantita l’aggiudicazione di appalti pubblici, che ha portato a dieci indagati nel filone principale dell’inchiesta. Nel mirino degli inquirenti, in particolare, l’aggiudicazione dell’appalto per la messa in sicurezza dell’area a rischio dissesto idrogeologico tra Rio Banco, Rio Funtanetta e via Piave ad Aurigo: lavori per 282mila euro affidati alla Edilcantieri Costruzioni di Speranza. E ancora: una seconda “bustarella” consegnata direttamente nelle mani di Dellerba che avrebbe promesso ai fratelli Speranza l’appalto relativo alla futura realizzazione di un parcheggio nell’ex bocciofila di corso Roosevelt, a Imperia.
A due anni dai fatti, il procuratore capo di Imperia Alberto Lari, titolare delle indagini, ha concordato con le difese i patteggiamenti per i due maggiori indiziati: Vincenzo Speranza ha patteggiato due anni e sei mesi, Luigino Dellerba due anni. Entrambi li sconteranno facendo lavori di pubblica utilità: il primo presso la Croce Bianca, il secondo in una casa di riposo, dove si recherà tre giorni a settimana. Ai due sono state concesse le attenuanti generiche, per aver risarcito il danno, per la scelta del rito e per aver confessato i propri addebiti. Accordando il patteggiamento, la procura ha evitato che il reato rischiasse di essere derubricato in corruzione impropria, sulla scia di quanto accaduto in Regione all’ex governatore Giovanni Toti, che nelle scorse settimane ha patteggiato sempre per l’accusa di corruzione.
Concordato anche il patteggiamento a due anni, pena sospesa, di Gaetano Speranza, fratello dell’imprenditore Vincenzo. Stessa pena (sempre sospesa) per il geometra del Comune di Imperia Marino Masi.
Gli imprenditori Enzo Macrì e Piero Aldo Aicardi hanno chiesto il giudizio abbreviato, mentre Fabrizio Rosa, geometra dell’ufficio tecnico di Castelvittorio, ha chiesto il rito ordinario.
Altri pattugliamenti, come quello a 1 anno, dell’ex vice sindaco di Aurigo e dipendente della Provincia Pier Carlo Gandolfo erano già stati concordati in precedenza.
Il giudice ha rinviato l’udienza al prossimo 10 gennaio per la sentenza.
Fanno parte del collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati: Alessandro Moroni, Alessandro Mager, Marco Bosio, Roberto Trevia e Alberto Bellotti.