Sono troppi ed entrano in paese, a Bajardo scatta l’ordinanza anti cinghiali

12 novembre 2024 | 12:34
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Sono troppi ed entrano in paese, a Bajardo scatta l’ordinanza anti cinghiali

E’ da un po’ infatti che questi animali selvatici scorrazzano liberi per le strade del centro abitato e quelle delle frazioni, costituendo un pericolo per la circolazione dei veicoli e per le persone

Bajardo. Il Comune dell’entroterra matuziano si ritrova a che fare con il problema cinghiali e prende provvedimenti emanando un apposita ordinanza.

E’ da un po’ infatti che questi animali selvatici scorrazzano liberi per le strade del centro abitato e quelle delle frazioni di Bajardo, costituendo un pericolo per la circolazione dei veicoli e per le persone.

A questo si sommano le problematiche connesse con il contenimento della peste suina africana, morbo che contagia gli ungulati selvatici e che ha già fatto capolino in Liguria, anche se non ancora in provincia di Imperia.

Nello specifico l’ordinanza recita quanto segue: “E’ fatto divieto a chiunque di fornire alimenti e scarti alimentari agli animali selvatici, in particolar modo agli ungulati appartenenti alla specie “Sus scrofa”, nome comune “cinghiale”. Tutti gli abitanti e proprietari di terreni prospicenti ie strade del Comune di Bajardo sono tenuti a mantenere puliti e sgomberi i terreni stessi dalla vegetazione infestante, allo scopo di prevenire il crearsi di condizioni ecologiche favorevoli alla penetrazione e all’ambientamento dei cinghiali”.

“Gli Agenti del Nucleo di Vigilanza Faunistico-Ambientale Regionale  – si legge nel documento – nonché gli altri soggetti che, in base alla normativa vigente, possano essere coinvolti, ; È di rimuovere gli esemplari di Sus scrofa adusi a frequentare le aree urbane in cerca di cibo, con i metodi ritenuti di volta in volta più efficaci e risolutivi in relazione alle circostanze, avuto riguardo all’esigenza prioritaria di garantire l’incolumità delle persone, compresa quella degli stessi addetti alle operazioni, nonché l’integrità delle cose”