Si candida con il Pd alle Regionali e le tolgono le deleghe in Comune: la versione del sindaco di Pompeiana
Lanteri: «Deterioramento del rapporto di fiducia che si è palesato in ripetuti interventi svolti a svalutare la figura e il ruolo del sindaco»
Pompeiana. Il sindaco Vincenzo Lanteri ha revocato la carica di vice sindaco e le deleghe da assessore alla consigliera comunale Manuela Giraudo, che si era candidata per il Pd alle elezioni regionali del 27 e 28 ottobre, con un atto sottoscritto e protocollato il 30 ottobre scorso.
A motivare la decisione del primo cittadino, secondo quanto scritto nell’atto di revoca, non è solo la decisione della sua ex vice di candidarsi per il centrosinistra. «Nel corso del corrente anno – si legge nel documento – Si è verificato, da parte del vice sindaco e assessore Manuela Giraudo, un crescente approccio comportamentale nei confronti del sottoscritto, al punto da comportare un progressivo deterioramento del rapporto di fiducia che si è palesato in ripetuti interventi svolti a svalutare la figura e il ruolo del sindaco».
Lanteri ha tenuto conto anche della «sempre più evidente tendenza, da parte della signora Manuela Giraudo, a contrapporsi alle posizioni e alle scelte del sindaco con atteggiamenti molto più confacenti ad un rappresentante dell’opposizione piuttosto che della maggioranza», con «l’esplicita intenzione di rappresentare il sindaco come una persona inaffidabile, così come ben si evince da alcuni suoi interventi diretti, anche messi per iscritto».
Sempre secondo il sindaco, la volontà, neanche troppo celata, della sua consigliera di maggioranza era quella «di svalutare – per ragioni esclusivamente ideologiche, e non connaturate ad un interesse pubblico generale, riferito alla salvezza finanziaria della comunità locale di Pompeiana – l’operato dei referenti politici diretti dell’amministrazione sia di quelli regionali, sia di quelli nazionali, che sono di segno politico opposto al suo, con specifico riferimento alle recenti pratiche amministrative che hanno visto e vedono coinvolto il comune di Pompeiana, unitamente alle necessarie condizioni di salvaguardia della gestione territoriale e finanziaria, e che sono sempre state gestite da questa amministrazione con il supporto degli uffici comunali con attenzione, scrupolo, “diligenza del buon padre di famiglia” e con un rapporto diretto presso le autorità sovraordinate, proprio al fine di tutelare il nostro ente e la nostra comunità».
Inoltre, la scelta di candidarsi alle elezioni regionali del 27 e 28 ottobre, è stata fatta «senza preventivamente dare informazione o perlomeno condividere tale scelta – peraltro contraddistinta da una rilevanza politica di carattere locale, provinciale e regionale – con il sindaco e con il gruppo consiliare di maggioranza, in ragione di un rapporto fiduciario e di coesione all’interno della coalizione di governo locale di questo comune».
Ma la lista che ha portato, nel 2021, all’elezione dell’attuale sindaco di Pompeiana, è civica (anche se con orientamento di centrodestra) e la decisione di Manuela Giraudo di candidarsi con il Pd, sottolinea Lanteri «ha comportato una conseguente identificazione politica dell’amministrazione comunale di Pompeiana in un ambito che non corrisponde alla natura civica della stessa».
Lanteri stigmatizza poi l’atteggiamento di Giraudo, «sempre più improntato alla volontà di distinguersi, e in progressivo distacco rispetto a quel clima necessario di coesione e condivisione serena e in spirito di squadra, con riferimento alle decisioni e alle scelte amministrative compiute nel corso del mandato».