Sanremo, gli alunni del Cassini partecipano al convegno “Ragazzi con etichette”
Sono stati trattati argomenti delicati come diabete, epilessia e autismo
Sanremo. Ieri, mercoledì 6 novembre, la classe 4E e alcune classi del Liceo G.D. Cassini hanno partecipato al convegno “Ragazzi con etichette. Riconnettiamoci al mondo reale”, che ha avuto luogo al Teatro del Casinò di Sanremo e grazie al quale si sono diffusi messaggi di speranza, resilienza, forza e coraggio. Si è trattato di argomenti delicati come diabete, epilessia e autismo.
Per quanto riguarda la prima malattia pediatrica, ovvero il diabete il Dottor. Riccardo Borea ha spiegato che non è una patologia rara e non deve far paura , ma va riconosciuta e curata con impegno, perche ha un’incidenza in età pediatrica tra gli 0 e i 14 anni di un caso ogni 1600 bambini . L’attenzione del pubblico, composto per lo più da studendi delle scuole secondarie di primo e secondo grado è stata poi rapita e commossa dal ventitreenne Enrico Dasso, che ha dato testimonianza, attraverso la lettura di una lettera intensa e sincera, della sua esperienza e convivenza, come persona e come paziente, col suo “ospite indesiderato” , davanti anche alla sua mamma Efisia Palmas, presidente dell’Associazione Diabete Giovanile Ponente.
E’ stata poi la volta dell’intervento di Sara d’Amico, membro del Lions Club Matutia, segretaria del distretto 108 IA3 e responsabile dei cani guida, e di Gianfranco Cancelli, presidente dell’associazione “Il Collare d’Oro”, che hanno illustrato attraverso brevi video l’importanza dei cani guida nella vita quotidiana delle persone affette da queste patologie. I cani, grazie a un lungo periodo di addestramento, riescono a percepire l’aura comportamentale, le scariche neuronali e il cambiamento ormonale del soggetto prevenendo le crisi, nel caso di soggetti epilettici, o in caso di ipoglicemia avvisando il paziente o chi se ne prende cura.
E poi il Dottor Pili e il suo focus sull’epilessia con la visione di alcuni video coinvolgenti e la spiegazione delle caratteristiche di questa patologia, anche attraverso un excursus storico che ha raccontato come per le scarse conoscenze neurologiche, nell’antichità essa sia stata considerata erroneamente un male sacro.
L’epilessia e i sintomi ed essa correlati sono dovuti ad un “caos elettrico”- dice il neuropsichiatra infantile – che si scatena nel cervello del paziente, che spesso al termine delle crisi fatica a ricordare che cosa gli è accaduto. Ma il pathos ha raggiunto il culmine quando il “Doc” sul palco dialoga teatralmente con un giovanissima paziente, la cui voce giunge al pubblico da dietro le quinte. Grande lezione di vita e di coraggio che è arrivata al cuore e alle coscienze di tutti e che è stata incrementata dall’arrivo sul palco della bellissima ragazza, che ha raccontato le sue difficoltà , le sue emozioni e i suoi progetti per il futuro, sollecitata anche dalle numerose domande che il pubblico le ha rivolto.
A questo punto la Dottoressa Martina Prette, presidente dell’associazione a Marti, ha parlato del rapporto tra l’alimentazione e le tre patologie, invitando sul palco alcuni studenti presenti tra il l pubblico per fargli riordinare la piramide alimentare.
Il terzo momento dell’incontro ha visto l’intervento della Dottoressa Francesca Loffredo, psicologa volontaria ANGSA Imperia Onlus, che ha illustrato alcuni comportamenti legati alla neurodiversità ( ADHD, spettro autistico, DSA), che il mondo della scuola deve comprendere ed integrare. Infine l’avvocato Rosita Aiello del Lions Club Bordighera Otto Luoghi, ha illustrato gli aspetti legali della somministrazione dei farmaci in orario scolastico.
Il convegno si è concluso con la presentazione del progetto “Epilessia: Non solo crisi” ideato da Ilaria Tacchi del Lions Club Bordighera Otto Luoghi, officer distrettuale Lions per l’epilessia e responsabile associazione italiana epilessia regione Liguria, e i ringraziamenti ai relatori e a tutti coloro che hanno
collaborato alla realizzazione dell’incontro. Una mattina, quindi, più intensa forse di una tradizionale in un’aula scolastica, ma che sicuramente lascerà il segno.