Rivieracqua tira le somme degli ultimi due anni in attesa del socio privato

Sanremo. Rivieracqua, alla soglia dell’ingresso del socio privato, fa il bilancio dell’ultimo anno, sia in termini economici che operativi. A relazionare i dati e le informazioni che vi proponiamo sono stati: Valerio Chiarelli, direttore esecutivo tecnico di Rivieracqua, Giuseppe Torno, amministratore unico, Angela Ferrari, direttore generale.

LA SOCIETÀ. Serve 45 Comuni, tutta la provincia di Imperia, tranne tre comuni, più Andora, Testico e Stellanello nel savonese, per circa 160 mila utenti. La gestione è sia dei reflui che dell’acqua. Ci sono 1500 chilometri di rete a fronte dei mille di fognatura. Il 60 % dell’acqua viene dal Roja per 45 milioni di metri cubi. La maggiore voce del costo economico è rappresentata dall’elettricità consumata per gli impianti di sollevamento, 126 per l’acquedotto e 137 per la fognatura. Gli otto milioni di finanziamenti pubblici  sono deputati al rifacimento di rete idrica e fognaria. Rivieracqua consuma 56 milioni di chilowatt di energia elettrica. Il debito complessivo è pari ad 81 milioni di euro.

DUE ANNI DI RISANAMENTO. Nel maggio del 2023 la situazione era realmente disastrata. Nel 2023 è stato predisposto il piano industriale. Nel gennaio 2024 sono state inviate le proposte ai creditori e la stragrande maggioranza degli imprenditori ha collaborato. Nel marzo 2024 c’è stato l’atto di ricognizione notarile che attesta il raggiungimento della percentuale prevista dalla normativa pari all’80% dell’importo del debito complessivo.

RISULTATI ECONOMICI. L’ultimo bilancio del 2023 aveva un positivo di 400mila euro, esclusi i debiti congelati dal tribunale. Nel 2024 è stato decuplicato il risultato dell’anno precedente con circa 4 milioni di euro di utile. Non sono stati solo risanati i conti ma sono andati avanti interventi di manutenzione straordinaria sia che interventi strategici sulle condotte, lasciati in situazione di obsolescenza dalle precedenti gestioni.

INVESTIMENTI. In provincia di Imperia si è assistiti ad un’inversione di tendenza rispetto al passato, ovvero si è iniziato a fare interventi importanti sulle infrastrutture. Un 10% è dedicato all’acquedotto, 11%fognature, 6% depurazione, 2% servizi comuni ed il 71% sul Masterplan del Roja. Nel 2024 sono stati sostituiti più di 3 km di condotte. Gli investimenti del Masterplan Roja vengono da PNNR, Fondo Strategico Regionale e Comune di Andora.

PROGETTI. A breve verranno deviati il 40% dei reflui di Andora al depuratore di Imperia. Collegato l’ex depuratore di San Bartolomeo al Mare al depuratore di Imperia e trasformato in stazione di sollevamento, tutto a vantaggio della qualità del mare. Il depuratori di Sanremo, Bordighera, Ventimiglia saranno oggetto di attenzioni.Il nuovo bando del PNNR è orientato verso lo sviluppo tecnologico, ovvero la ingenierizzazione della rete idrica, intervenendo in maniera mirata utilizzando anche tecnologie militari, per ottimizzare la  rete. Gli investimenti sono pari a 18 milioni di euro.

BOLLETTE.  Logicamente il loro pagamento consente a Rivieracqua di andare avanti. Gli incrementi delle tariffe sono dovuti alla copertura dei costi di personale, energia elettrica consumata, gestione degli impianti. Le tariffe delle bollette sono definite da Arera (Autorità di regolazione di energia elettrica e dell’ambiente). Non è vero che Rivieracqua alza le tariffe per incrementare gli introiti, non lo fa per favorire l’ingresso del socio privato. Rivieracqua può procedere alla riscossione dei compensi dovuti, anche se retroattivi. Le tariffe Rivieracqua sono più basse della media nazionale. Energia elettrica e gas costano in provincia 5 volte l’acqua.

CONTENZIOSI.  Negli ultimi due anni 16 si sono composti con l’accordo tra le parti, 8 vinti ed uno perso.