Rivieracqua riporta la polemica a Palazzo Bellevue, la Lega all’attacco di Fellegara: «Incoerente»
La replica del vicesindaco: «Io per il mantenimento della società pubblica. Giusto avere un rappresentante del Comune nel prossimo Cda»
Sanremo. La seduta di consiglio comunale di stasera dedicata all’approvazione dei patti sub parasociali di Rivieracqua ha fatto riscoprire la polemica al parlamentino matuziano, anestetizzato da mesi dalla campagna elettorale per le regionali. Casus belli una pratica tecnica, che per altro apre le porte all’ingresso di un membro del Comune di Sanremo nel futuro consiglio di amministrazione della società in house. Ad alzare i toni è stato il capogruppo della Lega Daniele Ventimiglia, all’attacco della maggioranza e, in particolare, del vicesindaco Fulvio Fellegara. Oggetto del contendere, il passaggio formale avvenuto oggi, necessario per regolare i rapporti tra i soci pubblici di Rivieracqua e Acea Molise, il nuovo socio privato individuato tramite la gara europea.
Ventimiglia, in consiglio comunale (con i colleghi di opposizione dei gruppi di Fratelli d’Italia e Forza Italia assenti), ha criticato duramente il centrosinistra, accusandolo di incoerenza rispetto alle posizioni espresse in campagna elettorale: «Siamo stati tutti d’accordo sul principio dell’acqua pubblica, poi i debiti hanno preso il sopravvento. Fellegara, che si era speso più di tutti per difendere la gestione pubblica, oggi accetta l’ingresso del privato senza alcuna mobilitazione. Mi sarei aspettato che il centrosinistra si opponesse fino alla fine, magari con atti simbolici, come l’incatenamento», – ha esordito il consigliere di minoranza, sottolineando come il futuro Cda del gestore unico provinciale sarà in larga parte condizionato da Acea, nonostante la presenza di tre membri nominati dai soci pubblici: «Le linee strategiche saranno decise dall’amministratore delegato indicato dal privato, con poteri assegnati che sono di rango dittatoriale. È evidente che il privato avrà un ruolo dominante».
Il vicesindaco Fulvio Fellegara ha risposto con toni fermi, definendo “pretestuose” le critiche della Lega e difendendo la coerenza del suo operato: «Oggi abbiamo approvato una pratica tecnica, non politica. Le decisioni politiche sono state prese ad aprile, quando il consiglio comunale ha ratificato la scelta provinciale per la parziale privatizzazione. Pur ribadendo la mia contrarietà al privato, considero fondamentale che il Comune di Sanremo sia rappresentato nel consiglio di amministrazione per poter mantenere una funzione di controllo e indirizzo». Fellegara ha anche chiamato in causa l’assessore regionale Luca Lombardi (Fratelli d’Italia), auspicando un suo impegno: «Abbiamo la fortuna di avere un assessore regionale con delega al ciclo delle acque. Mi auguro che si attivi per vigilare su questa fase delicata».
Il sindaco Alessandro Mager ha chiuso il dibattito richiamando il consiglio comunale al rispetto della realtà dei fatti: «L’odierna approvazione dei sub patti parasociali è un passaggio tecnico, l’ultimo atto di una procedura complessa iniziata mesi fa con l’approvazione dello statuto e la scelta del privato al 48%. Questo garantisce ai soci pubblici la possibilità di nominare membri nel consiglio di amministrazione e nel collegio sindacale, un elemento essenziale per mantenere un ruolo attivo nella gestione». All’esito della votazione, la pratica contesa è stata approvata all’unanimità, con il voto favorevole anche del consigliere Ventimiglia.