Ridotti orari della biblioteca Aprosiana, gli studenti:«Disinteresse dell’amministrazione nei nostri confronti»

15 novembre 2024 | 11:43
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Ridotti orari della biblioteca Aprosiana, gli studenti:«Disinteresse dell’amministrazione nei nostri confronti»

«Il venerdì pomeriggio, il sabato pomeriggio e il lunedì pomeriggio restano inaccessibili, lasciandoci ancora una volta senza un luogo adeguato per studiare nei week-end e nei ponti»

Ventimiglia. «Gentile direttore, Dopo il nostro ultimo comunicato inerente la biblioteca Aprosiana, l’unico risultato ottenuto è stato garantire l’apertura del lunedì mattina, mentre il pomeriggio resta chiuso. Questa è stata la decisione comunicata nell’ultimo consiglio comunale, che appare più una presa in giro che una reale risposta alle necessità degli studenti. Nulla è stato fatto per venire incontro alle nostre esigenze nei giorni strategici: il venerdì pomeriggio, il sabato pomeriggio e il lunedì pomeriggio restano inaccessibili, lasciandoci ancora una volta senza un luogo adeguato per studiare nei week-end e nei ponti.

Per di più, le abitudini di molti studenti fuori sede rendono questa situazione ancora più penalizzante. Chi può, infatti, torna a Ventimiglia il giovedì pomeriggio o il venerdì mattina, compatibilmente con gli orari accademici delle Università di Genova, Milano, Torino e Bologna, e riparte la domenica sera o il lunedì sera. La chiusura della biblioteca in momenti così cruciali ci priva di uno spazio fondamentale per organizzare al meglio il nostro tempo tra studio e famiglia.

Questa scelta dimostra il totale disinteresse dell’amministrazione per gli studenti e per il valore della cultura in questo territorio. Ci troviamo costretti a decidere se restare nelle città universitarie, dove possiamo contare su strutture idonee, o tornare a casa, accettando però di non poter contare su spazi adeguati per portare avanti il nostro percorso formativo.

Vogliamo però ribadirlo: la biblioteca è uno dei pochi spazi accessibili per studiare in tranquillità, specialmente per chi non dispone di luoghi adeguati a casa. Continuare a limitarne l’accesso significa colpire non solo il diritto alla cultura, ma anche le prospettive di crescita personale e professionale dei giovani.

In una provincia già caratterizzata dal più alto tasso di abbandono scolastico a livelli del sud Italia e da un’emigrazione costante di giovani, il problema non è certo l’immigrazione, ma la mancanza di visione e di opportunità per chi desidera studiare e costruire un futuro qui andate a vedere i dati e vedrete come si son perse migliaia e migliaia di persone in questi anni (per lo più giovani, e siamo sicuri che chiunque di voi leggerà questa lettera avrà sicuramente qualche figlio di amici, figli, nipoti o parenti che son andati via da qui), questo è l’ennesimo colpo che noi giovani subiamo. Prendiamo atto che questa provincia non sia pensata per giovani…

Rinnoviamo il nostro appello al Sindaco e all’amministrazione comunale: tornate a investire nella cultura e nei giovani, perché il vostro disinteresse non fa che accelerare l’emigrazione di chi potrebbe costruire qui il proprio futuro. La Biblioteca Civica Aprosiana dovrebbe essere uno dei luoghi di primaria opportunità, non un simbolo di scelte miopi e superficiali.

Cordialmente,

Il comitato degli studenti fuori sede di Ventimiglia, Camporosso, Vallecrosia, Bordighera e la Val Nervia».