Reintegro all’Anagrafe e assegno da 212 mila euro per dipendente coinvolto nell’inchiesta Stachanov
Si tratta di Sergio Morabito, assolto sia in sede penale che civile
Sanremo. Dopo mesi di attesa, il Comune di Sanremo ha avviato le procedure per il reintegro di Sergio Morabito, ex funzionario dell’Anagrafe licenziato nel 2015 in seguito all’inchiesta Stachanov e poi assolto sia in sede penale che civile. In ossequio alla sentenza del tribunale di Imperia – sezione Lavoro, pubblicata lo scorso 25 settembre, il dipendente tornerà presto al suo posto, mentre l’ente locale si appresta a staccare un assegno di risarcimento pari a 212.243,16 euro, cifra calcolata come retribuzione globale dal giorno del licenziamento fino all’effettiva reintegra, al netto di quanto percepito in altre attività lavorative. La vicenda di Morabito si era conclusa in sede penale con l’assoluzione definitiva nel 2022, dopo che il tribunale aveva riconosciuto l’assenza di antigiuridicità nella sua condotta.
Quello di Morabito rappresenta l’ultimo capitolo di una lunga e costosa epopea giudiziaria per Palazzo Bellevue, che ha già sostenuto spese ingenti per risarcire e reintegrare altri dipendenti licenziati e ingiustamente ribattezzati ‘furbetti del cartellino’. Il primo caso risale a settembre 2023, quando il Comune è stato costretto a versare circa 200 mila euro all’ex archivista Maurizio Di Fazio. A seguire, un risarcimento record di oltre 227 mila euro da liquidare all’ex agente di polizia locale Alberto Muraglia, divenuto simbolo mediatico della vicenda. Con i 212 mila euro riconosciuti a Morabito, il totale degli indennizzi si avvicina al milione di euro, considerando anche circa 200 mila euro di spese legali accumulate dal municipio per difendersi nelle diverse cause di lavoro portate avanti, per conto dei dipendenti, dall’avvocato Luigi Zoboli di Genova.
A rendere ancora più complesso il quadro, c’è il caso di Patrizia Lanzoni, ex coordinatrice pedagogica del Comune di Sanremo. Licenziata e poi assolta in sede penale, Lanzoni non è stata reintegrata a causa di un ‘disguido’ temporale nelle pronunce della giustizia civile e penale. Per ottenere una riabilitazione definitiva, deve presentare la sentenza di assoluzione penale in un nuovo procedimento aperto presso il tribunale del Lavoro di Imperia. La sentenza è attesa nei primi mesi del 2025. In caso di pronuncia favorevole, il conto per Palazzo Bellevue salirà intorno al milione di euro. Le spese sostenute dal Comune e il susseguirsi di reintegri e risarcimenti impongono una riflessione sull’efficacia dei procedimenti disciplinari e sulle scelte adottate durante e dopo l’inchiesta Stachanov. Una lezione costosa, che continua a gravare non solo sulle casse pubbliche ma anche sull’immagine della città.