Primo vertice del centrodestra a Genova. Scajola, Piana e Lombardi le ipotesi imperiesi per la giunta Bucci

4 novembre 2024 | 11:22
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Primo vertice del centrodestra a Genova. Scajola, Piana e Lombardi le ipotesi imperiesi per la giunta Bucci

Il neo presidente mette in riga i partiti: “Decido io o me ne vado”

Imperia. Si terrà oggi pomeriggio in Comune a Genova il primo incontro tra i coordinatori regionali dei partiti di centrodestra e il nuovo presidente della Regione, Marco Bucci. Al centro del confronto l’analisi dei risultati elettorali e la discussione sui nomi per la formazione della prossima giunta regionale.

Tra i candidati alla riconferma spiccano due figure di rilievo dell’imperiese: Marco Scajola, assessore uscente alle deleghe di Urbanistica e Formazione per la lista Toti (ora in Forza Italia), e Alessandro Piana, presidente facente funzione e già vicepresidente della giunta uscente, eletto con la Lega. Entrambi sono stati i candidati più votati in Liguria per i rispettivi partiti, con Scajola che ha registrato il maggior numero di preferenze in assoluto.

Bucci ha fino a 30 giorni per definire la nuova squadra, contando dal giorno della proclamazione ufficiale, prevista nelle prossime ore. L’iter che porterà l’attuale sindaco di Genova al timone della Liguria prevede che il primo consiglio regionale si riunisca entro 20 giorni dalla proclamazione per l’elezione del presidente del consiglio e del segretario di legislatura, con presidenza temporanea affidata al consigliere più anziano. In quella sede Bucci presterà giuramento, e l’assise si riconvocherà entro dieci giorni per la presentazione della giunta e del programma.

Sulla base degli attuali equilibri interni al centrodestra, se Bucci dovesse seguire il “manuale Cencelli” per la distribuzione delle cariche (cosa che non sembra assolutamente intenzionato a fare), Fratelli d’Italia potrebbe assicurarsi fino a tre assessorati di rilievo, uno dei quali andrebbe a Luca Lombardi, attuale capogruppo di minoranza a Sanremo e nome nuovo nel panorama regionale. Due assessorati sarebbero invece attribuiti alle liste civiche di Bucci, Vince Liguria e Orgoglio Liguria, e un posto ciascuno a Lega e Forza Italia, con la riconferma di Alessandro Piana e Marco Scajola.

La presidenza del consiglio regionale, carica alternativa per Piana, potrebbe essere anch’essa oggetto di trattativa, con il segretario regionale della Lega e viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, deputato alla scelta. Piana, che ha retto la presidenza ad interim dopo le dimissioni di Giovanni Toti, potrebbe ora aspirare al ruolo di vicepresidente, oppure alla presidenza, posizione che non richiederebbe le dimissioni da consigliere regionale. Se Piana accettasse l’incarico da assessore, subentrerebbe il primo dei non eletti, Armando Biasi, sindaco di Vallecrosia, il quale dovrebbe però lasciare il suo municipio indirizzato verso nuove elezioni. Nello scenario amministrative anticipate nella città della famiglia, si profila la possibile candidatura a sindaco di Veronica Russo, consigliera regionale uscente non rieletta. La Russo potrebbe contare sul forte sostegno di Fabio Perri, più volte aspirante primo cittadino. Questa ipotesi potrebbe concretizzarsi se per Luca Lombardi, collega di partito della Russo, non dovesse concretizzarsi la nomina ad assessore regionale, che altrimenti farebbe scattare il seggio per la vallecrosina.

Con la conferma di Scajola, tornerebbe in consiglio regionale anche Chiara Cerri di Taggia. Per Forza Italia, rappresentata oggi a Genova da Alberto Cirio, presidente del Piemonte, potrebbe entrare nel team di governo Carlo Bagnasco, attuale coordinatore regionale, in corsa per un posto da assessore o, in alternativa, come segretario del consiglio regionale. Alla vigilia dell’incontro odierno, Marco Bucci ha già messo i puntini sulle i: “Sono quattro giorni che faccio vertici di maggioranza al telefono. Dobbiamo formare la giunta, e ovviamente non la faccio da solo, la facciamo tutti insieme,” ha dichiarato all’agenzia Dire. “Il ruolo dei partiti è importante, ma non decisivo. Alla fine, la responsabilità è mia: sono io che ci sto o me ne vado”.