L’idea distorta di possedere le donne. I dati della violenza in provincia di Imperia

Imperia. Mi ha seguita e spiata. Mi ha aspettato fuori casa e sul lavoro. Mi ha inviato messaggi e regali indesiderati. Ha minacciato di fare del male ai miei figli e altre persone a me care. Sono tutti casi di stalking ed in Italia si stima che ne siano oggetto il 21,5% delle donne fra i 16 e i 70 anni, ovvero 2 milioni 151 mila persone.

Oggi, 25 novembre, i riflettori sono puntati sul “No” alla violenza di genere ma gli atti persecutori, le azioni violente fisiche e psicologiche contro le donne, non hanno una data di scadenza. La provincia di Imperia si piazza al 36esimo posto, su scala nazionale, per violenza sessuale, con 24 denunce nell’ultimo anno. Sono invece 8 gli avvisi orali emessi la settimana scorsa dal questore di Imperia, Andrea Lo Iacono, contro soggetti ritenuti socialmente pericolosi e per condotte antigiuridiche nei confronti delle loro compagne e della loro famiglia.

Alcuni segnali di allarme che non devono essere sottovalutati dalle vittime e da chi accoglie la loro testimonianza, sono i “reati spia” ossia atti persecutori, maltrattamenti contro familiari o conviventi, vere e proprie “sentinelle” di violenza diretta contro una persona in quanto donna. Secondo i dati Istat in Liguria, su 100 donne 7 dichiarano di aver subito stalking negli ultimi 12 mesi, 23 lo subiscono oltre 12 mesi, 62 da anni e 4 si rifiuta di rispondere. Su 100 donne, l’esito delle azioni intraprese contro le situazioni persecutorie si risolvono, fra gli altri, in 16 casi con un ammonimento, con lo 0,20 in una condanna, con 1 caso nel divieto di avvicinamento, con 12 in consigli sui comportamenti da adottare e con 42 ritiri di querela.

Il dato più incoraggiante pare essere quello delle donne che trovano la forza di denunciare. Dall’inizio del 2024 nella nostra provincia, sono già 84 le denuce sporte e prese in carico dal centro antiviolenza ISV, Insieme Senza Violenza – Imperia Sanremo Ventimiglia. Per avere aiuto o anche solo un consiglio, le donne che si trovano in situazioni di violenza o stalking possono chiamare il numero 1522.

In Italia oltre 120 donne vengono uccise ogni anno dai loro mariti, compagni, fratelli, padri. E proprio per questo la violenza non deve essere considerata un affare di famiglia ma trova radici molto più profonde e strutturali date dalla assenza di pari opportunità tra uomini e donne. D’altronde un Paese che ha dovuto inventare lo stereotipo delle “quote rosa” per giustificare al presenza femminile in alcune situazioni lavorative, sociali e politiche, ha ancora un lungo percorso da compiere.