“La vita davanti a sé”, lo spettacolo di Silvio Orlando al Casinò di Sanremo

2 novembre 2024 | 10:31
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“La vita davanti a sé”, lo spettacolo di Silvio Orlando al Casinò di Sanremo

L’appuntamento è per domenica 3 novembre alle 21

Sanremo. Grande attesa per il secondo appuntamento con la stagione teatrale del Casinò di Sanremo. Domani, domenica 3 novembre alle 21, il sipario si alzerà su un grande “attore di teatro prestato al cinema”: Silvio Orlando. Reduce dai successi sul grande schermo in “Un altro Ferragosto” di Paolo Virzì, e “Parthenope” di Paolo Sorrentino, Orlando si presenta al pubblico del teatro dell’opera del Casinò con un testo di cui cura la regia, “La vita davanti a sé”, pièce che ripresenta solo nel teatro del Casinò. Si tratta di una storia struggente e intima, in cui l’attore riesce a fondersi nella figura di Momò, un inno all’accoglienza e all’empatia tra persone, unico rimedio al male di vivere e alla solitudine.

Domenica 3 novembre, ore 21
Silvio Orlando in “La Vita davanti a sé”, dal testo “La vie devant a soi” di Romain Gary (Emile Ajar). Riduzione e regia di Silvio Orlando. Con Daniele Mutino (fisarmonica); Roberto Napoletano (percussioni); Pino De Vivo (clarinetto/sax), e Kaw Sissoko (kora/djembe). Scene: Roberto Crea. Disegno luci: Valerio Peroni. Costumi: Piera Mura. Organizzazione: Maria Laura Rondanini. Direzione tecnica: Luigi Flammia.
Datore luci: Christian Pizzingrilli. Fonico: Gianrocco Bruno. Management: Vittorio Stasi.

Note di regia

Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, “La vita davanti a sé” di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville, nella pensione di madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma. Un autentico capolavoro “per tutti”, dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro. Inutile dire che il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema dei temi contemporanei: la convivenza tra culture, religioni e stili di vita diversi. Il mondo ci appare improvvisamente piccolo, claustrofobico, e in deficit di ossigeno. I flussi migratori si innestano su una crisi economica che soprattutto in Europa sembra diventata strutturale, creando nuove e antiche paure soprattutto nei ceti popolari, i meno
garantiti. Se questo è il quadro, quale funzione può e deve avere il teatro? Non certo indicare vie e soluzioni che a oggi nessuno è in grado di fornire. Ma una volta di più, raccontare storie emozionanti, commoventi, e divertenti, e chiamare per nome individui che ci appaiono massa indistinta e angosciante. Raccontare la storia di Momò e madame Rosa nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. E le ultime parole del romanzo di Garay dovrebbero essere uno slogan e una bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare un lusso per pochi: “bisogna voler bene“.

Biglietti
• Platea primo settore: 25 €;
• abbonamento: 150 €, sette spettacoli;
• platea secondo settore: 20 €;
• abbonamento: 120 €, sette spettacoli;
• galleria: 15 €;
• abbonamento: 90 €, sette spettacoli;
• gruppo di dieci studenti con insegnante: costo del biglietto in galleria 5 €, superiori a dieci 4 €;
• persone fragili con accompagnatore: sconto del 50% a entrambi;
• associazioni con elenco dei soci presentato dal presidente: 5 € di sconto su abbonamenti;
• compagnie teatrali con elenco portato dal rappresentante: 5 € di sconto su abbonamenti.

Biglietteria
Servizio di biglietteria presso il botteghino del teatro nei giorni: martedì, giovedì, venerdì, e sabato, dalle 16 alle 20. Nei giorni degli spettacoli previsti in stagione, dalle 16 alle 21.
Servizio di prevendita: compagnia Teatro Dell’albero. Biglietteria presso Porta teatro Casinò di Sanremo. Telefono: 0184/595273 (negli orari indicati). Prenotazione libera al numero 347/7302028e, e via Whatsapp al 333/7679409. E-mail: info@ilteatrodellalbero.it

Programma 2024/2025

Domenica 3 novembre alle 21: Silvio orlando in “La Vita davanti a sé”, dal testo “La vie devant a soi” di Romain Gary (Emile Ajar). Riduzione e regia di Silvio Orlando.

Domenica 17 novembre alle 21: Vanessa Gravina e Giulio Corso in “Testimone d’accusa” di Agatha Christie. Traduzione di Eduardo Erba. Con la partecipazione straordinaria di Paolo Triestino. E con Michele Demaria; Antonio Tallura; Sergio Mancinelli, Bruno Crucitti, Paola Sambo; Francesco Laruffa; Erika Puddu, e Lorenzo Vanità. Regia di Geppy Gleijeses. Scene di Roberto Crea. Costumi di Chiara Donato. Artigiano della luce Luigi Ascione. Musiche di Matteo D’Amico. Aiuto regia di Norma Martelli.
Lo spettacolo è dedicato alla memoria del maestro Giorgio Ferrara.
Foto di scena di Tommaso Lepera. Produzione di “Gitiesse artisti riuniti.”

Martedì 4 marzo 2025: “L’ebreo” di Gianni Clementi, con Nancy Brilli. Cast in via di definizione. Scene di Toni Di Pace. Costumi di Giusy Giustino. Regia di Pierluigi Iorio.

Giovedì 13 marzo 2025: “Il vedovo”, tratto dal film di Dino Risi. Con Massimo Ghini e Riccardo Rossi. Produzione de “Il Parioli teatro.”

Domenica 30 marzo 2025 alle 21: “November”, di David Mamet. Con Luca Barbareschi; Chiara Noschese; Simone Colombari; Nico Di Crescenzo, e Brian Boccuni. Regia di Chiara Noschese. Scene di Lele Moreschi.

Venerdì 18 aprile 2025 alle 21: “Plaza suite” di Neil Simon. Traduzione di Maria Teresa Petruzzi. Con Corrado Tedeschi e Deborah Caprioglio. Regia di Ennio Coltorti. Scena di Andrea Bianchi. Produzione di “Skyline production.” Coproduzione di “La Contrada.”

Mercoledì 14 maggio 2025 alle 21: “Napoleone. La morte di Dio”, di Davide Sacco, da Victor Hugo. Con Lino Guanciale, Simona Boo, e Amedeo Carlo Capitanelli. Testo e regia di Davide Sacco. Aiuto regia di Flavia Gramaccioni. Scene di Luigi Sacco. Costumi di Daniele Gelsi.
Organizzazione di Luigi Cosimelli. Produzione Ilaria Ceci. Una produzione Lvf – Teatro Manini di Narni.