Imperia, studenti in corteo per le vie della città contro violenza di genere, trasporti precari e per una scuola più sicura
In corteo da piazza Dante a piazza della Vittoria
Imperia. Una scuola più sicura, trasporti migliori ma anche contro la violenza di genere, il cambiamento climatico. Questi alcuni temi che hanno portato almeno un centinaio di studenti, questa mattina, in corteo partito da piazza Dante terminato in piazza della Vittoria.
«Chiediamo l’abolizione del Pcto principalmente- spiega Andrea Lanfranco rappresentante degli studenti-e per ricordare i morti del 2022, tra cui Lorenzo Parelli, Giuliano e Giuseppe, chiediamo più sicurezza nelle nostre scuole che cadono a pezzi, muffa nelle classi. Chiediamo un pochino più di copertura dei trasporti essendo che studenti e studentesse si ritrovano a fare camminate lunghissime per arrivare a scuola e nei nei giorni in cui piove si ritrovano sotto la pioggia per ore mentre perché i pullman non passano. Chiediamo inoltre l’abolizione degli Istituti Tecnici superiori che con la nuova riforma dei quattro anni più due che non agevolano gli studenti che dovranno riassumere i 5 anni di scuola in quattro anni e ci fanno andare a fare stages non pagati per due anni e questi lavori saranno il 60% delle ore di questi due anni».
Uno sciopero che non prevede solo l’ambiente della scuola ma si allarga anche alle tematiche sociali tra cui violenza di genere
« Siamo in piazza- spiegano Anna e Giò della rete degli studenti di Imperia- perché abbiamo deciso di mobilitarci per la manifestazione nazionale degli studenti e abbiamo deciso di portare in piazza delle tematiche importanti come il caro scuola, la questione dei trasporti che sono indecenti, l’edilizia scolastica perché viviamo in delle scuole che sono pericolose. Temi anche come l’autonomia differenziata perché toccano anche noi studenti. C’è anche la necessità di integrare all’interno dei programmi scolastici l’educazione sessuale, affettiva e al consenso in modo da creare uno strumento di prevenzione per quelle problematiche come la violenza di genere e alla violenza patriarcale. Infatti siamo in piazza per rispondere ad un appello di Una di Meno nazionale che chiede a gran voce che le scuole si rendano partecipi alla lotta di violenza di genere».
Presente al corteo anche una delegazione della CGIL
«Siamo molto contenti- ha spiegato Enrico Revello della CGIL- di questo risveglio democratico da parte soprattutto dei ragazzi perché lo stare insieme e rivendicare i diritti elementari come quello di poter studiare qualsiasi sia la condizione sociale di provenienza è un buon inizio e questi ragazzi qua oggi ci fanno ben sperare»