Imperia, 106° anniversario dalla conclusione della “Grande guerra” e giornata delle forze armate
Presidente Edoardo Bracco: «Il pensiero si estende a chi, in questi decenni, ha perso la vita in missioni internazionali all’estero»
Imperia. «Oggi, 4 novembre, ricorre il 106esimo anniversario della vittoria del primo conflitto mondiale, ma non siamo qui riuniti per celebrare quella vittoria. Papa Francesco, in occasione dell’Angelus di appena tre giorni fa, soffermatosi a riflettere sui conflitti che flagellano diverse parti del mondo, ha detto che la guerra è sempre una sconfitta. Oggi, nell’Italia unita, siamo qui per rendere deferente omaggio ai caduti di tutte le guerre e alle forze armate». Con queste parole il presidente del Tribunale di Imperia, Edoardo Bracco, ha svolto l’orazione ufficiale per la cerimonia per il “Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” in piazza della Vittoria ad Imperia.
«Un’intera generazione di giovani scomparve, oltre 600mila, in tanti tornarono a casa mutilati, feriti e spesso con disturbi psichici. Fu una tragedia, qualsiasi guerra lo è perché portatrice di lutti, dolore e devastazioni. Fu il sacrificio di un popolo intero. L’Italia divenne unita anche grazie al loro sacrificio estremo. Il pensiero si estende a chi, in questi decenni, ha perso la vita in missioni internazionali all’estero, come 38 italiani caduti in Iraq, i 53 in Afghanistan, 19 Nassiria e tanti altri ancora. Onoriamo la memoria di quei militari e attribuiamo il massimo significato al loro sacrificio che per noi deve essere uno stimolo per adempiere ai nostri doveri. Questi ideali di senso di appartenenza allo Stato, 30 anni dopo, trovarono piena attuazione nella Costituzione repubblicana, che suggellò i diritti fondamentali dei cittadini. La Cassazione inoltre, con sentenza del 2016, stabilisce che il militare che ha contratto una patologia durante una missione internazionale deve essere considerato vittima del dovere» ha dichiarato il presidente Bracco nel suo discorso.
Le celebrazioni sono iniziate con la rassegna del Prefetto Valerio Massimo Romeo ai reparti schierati in armi dell’Esercito Italiano, della Capitaneria di Porto, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e alle Rappresentanze non in armi dei Vigili del Fuoco, della Polizia Municipale, della Croce Rossa Italiana e dei Volontari della Protezione Civile. Al termine della cerimonia dell’Alzabandiera, sono stati resi gli onori ai Caduti di tutte le Guerre e lettura del “Bollettino della Vittoria” e dei messaggi del Capo dello Stato e del Ministro della Difesa.