Finanziaria Governo Meloni, Bellotti e Verda(PD): «Meno fondi per salute, trasporti, servizi e meno trasferimenti ai Comuni e alle Province»
4 novembre 2024 | 08:50

«Taglio ai Comuni per 830 milioni di euro e alle Province per 90 milioni di euro, l’azzeramento dei 400 milioni annui per manutenzione di strade, scuole e edifici comunali, la riduzione di 350 milioni per gli investimenti e la riduzione del “turnover” metterà in seria difficoltà le amministrazioni alla ricerca di tecnici e amministrativi»
Imperia. «Un taglio di due milioni di euro l’anno per 5 anni. Questa è la dote della finanziaria del governo Meloni ai Comuni dell’imperiese e alla Provincia- scrivono in una nota i consiglieri del PD imperiese Deborah Bellotti ed Edoardo Verda- finiti i tempi delle promesse elettorali con linguaggio semplice e diretto – tutti ricorderanno la premier con i 50 euro dal benzinaio che tuona contro le accise, ora puntualmente aumentate – adesso si parla di “riallineamento” e “tagli degli sprechi ai ministeri”. Che, fuor di politichese, per i cittadini significa meno fondi per salute, trasporti, servizi e meno trasferimenti ai Comuni e alle Province».
«Gli amministratori comunali- prosegue- se ne accorgeranno già a gennaio e, con loro, i cittadini.
Il “regalo” del governo è infatti un taglio ai Comuni per 830 milioni di euro e alle Province per 90 milioni di euro, l’azzeramento dei 400 milioni annui per manutenzione di strade, scuole e edifici comunali, la riduzione di 350 milioni per gli investimenti. Infine, la riduzione del “turnover” – ogni 4 pensionati si potranno assumere 3 dipendenti – metterà in seria difficoltà le amministrazioni alla ricerca di tecnici e amministrativi».
«Stupisce come la “politica del fare”, sempre attenta a vantare i grandi interventi infrastrutturali sul territorio – dei quali, come ha ammesso candidamente al tg3 il Sindaco di Imperia, da 15 anni non si vede traccia – taccia sullo scippo di risorse per la manutenzione di strade, uffici pubblici e scuole e per erogare servizi ai cittadini.
Vi diranno- conclude-che la colpa è di quelli di prima. Che, poi, sono sempre loro».