Dopo cinquant’anni dalle scuole medie, ex scolari si ritrovano a Ventimiglia

24 novembre 2024 | 18:31
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Dopo cinquant’anni dalle scuole medie, ex scolari si ritrovano a Ventimiglia
Dopo cinquant’anni dalle scuole medie, ex scolari si ritrovano a Ventimiglia
Dopo cinquant’anni dalle scuole medie, ex scolari si ritrovano a Ventimiglia

Hanno tutti frequentato la scuola media Biancheri che si trovava in via Dante

Ventimiglia. Ventitré ex studenti della scuola media statale “Biancheri”, all’epoca in via Dante (nell’attuale sede della Croce Rossa), si sono ritrovati venerdì scorso, dopo 50 anni dall’ultimo giorno di scuola, in un ristorante di Ventimiglia. Ormai adulti, ciascuno con un percorso diverso di vita, si sono riuniti grazie ai social, riuscendo a organizzare una rimpatriata a mezzo secolo di distanza da quando condividevano aula e banchi.

Di seguito il resoconto della serata:

Chi si fosse trovato a passare venerdì 22 sera davanti alla “Trattoria dei Pani” a Ventimiglia e
avesse lanciato un’occhiata distratta dietro le sue vetrate avrebbe scorto una tavolata eterogenea di persone sulla sessantina, riunite per consumare una normalissima cena, caratterizzate forse da qualche chilo di troppo e, da chi ancora li aveva, dai capelli ormai bianchi. Ma lo spirito di quei commensali era davvero differente!

Nei giorni precedenti, grazie ai moderni social, si erano già messi in contatto tra loro ed avevano iniziato a rispolverare aneddoti, emozioni e ricordi del loro vissuto nei tre anni di scuola media, cosa che è culminata nell’incontro di una sera che dopo ben 50 anni ha visto riuniti gli scolaretti di un tempo.

La vita ovviamente ha presentato e fatto percorrere strade diverse a quei ragazzini e così intorno a quel tavolo si sono ritrovati, tra gli altri, pensionati, impiegati, un ex comandante della polizia locale, un musicista, un meccanico ed un geometra, oltre ad un’illustre concittadina, magistrato già insignito del San Segundin d’Argento (onorificenza con la quale la città di Ventimiglia premia annualmente i propri figli, che maggiormente si distinguono per grandi meriti personali), che con costanza e caparbietà si è impegnata, e continua a farlo ancora oggi, a fronteggiare il dilagare delle mafie sul territorio italiano.

In rigoroso ordine alfabetico hanno partecipato alla cena Cristina Aicardi, Sergio Allavena, Riccardo Anfosso, Gioachino Baldacchino, Ivano Bergamo, Vanda Birri, Elvio Bonsignore, Anna Canepa, Massimo Casanova, Paola Civardi, Marialaura Consani, Antonio Guglielmi, Mario Gullo, Carlo Lorenzi, Lidia Naso, Raffaella Riboldi, Enrico Romagnone, Paolo Rossi, Marco Sismondini, Loredana Spinella, Manuela Viale, Giampiero Viale e Mariarosa Viale che concordemente hanno lasciato il posto di capo tavola ad Uliano Cipriani, scomparso prematuramente da qualche tempo, ma vivo e presente spiritualmente in mezzo a tutti gli amici di un tempo.

ritrovo 50 anni medie ventimiglia

Ognuno ha percorso strade diverse, vissuto in paesi diversi e fatto esperienze diverse, ma quando Marco e Massimo, ai quali è stato rivolto un sentito ringraziamento, hanno chiamato a raccolta i compagni della mitica 3^ C tutti hanno risposto all’appello con incredibile entusiasmo e gioia nel proprio cuore.

Cena volutamente movimentata durante la quale più volte i commensali si sono scambiati di posto al fine di poter chiacchierare ed interagire fra loro raccontandosi e raccontando gli ultimi cinquant’anni con grande sincerità e serenità.

Dopo il bicchiere della staffa, in onore dell’allora professoressa di musica, non poteva certo mancare l’intonare quelle arie che cinquant’anni fa, un po’ per svogliatezza ed un po’ per dispetto – ma si sa come sono i ragazzini di tredici anni – non sono mai state cantate in tutte le loro strofe oltre a quella famosissima canzone che ha voluto davvero sottolineare che quelli sono stati per tutti “…i migliori anni…”!

Ovviamente non è mancata la foto ricordo che questa volta ha ritratto la scolaresca intorno al tavolo e non davanti al vecchio edificio che li ha visti studenti ormai sede della Croce Rossa cittadina e, prima del commiato, la reciproca promessa di non perdere i contatti appena riallacciati e replicare sicuramente prima del prossimo cinquantenario.