Bordighera, nelle case confiscate alla ‘ndrangheta una fontana per ricordare Dodò

26 novembre 2024 | 18:51
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Bordighera, nelle case confiscate alla ‘ndrangheta una fontana per ricordare Dodò
Bordighera, nelle case confiscate alla ‘ndrangheta una fontana per ricordare Dodò
Bordighera, nelle case confiscate alla ‘ndrangheta una fontana per ricordare Dodò

Domenico Gabriele, aveva solo 11 anni, quando fu ucciso per sbaglio da due killer

Bordighera. Domenico Gabriele, per tutti Dodò, aveva solo 11 anni e stava giocando a calcio, la sua passione. Era la sera del 25 giugno del 2009, nella periferia nord di Crotone, e due sicari, mandati per ammazzare Gabriele Marrazzo, emergente della mala locale, spararono all’impazzata. Colpirono Marrazzo, che morì sul colpo, ma anche altre nove persone, tra cui il piccolo Dodò. Il bambino venne trasportato d’urgenza in ospedale, operato più volte, nel tentativo disperato di salvargli la vita, ma tutto fu inutile. Dopo tre mesi di calvario, Dodò morì. Era soltanto un bambino.

Da quel giorno, i suoi genitori, Giovanni e Francesca, dedicano la loro esistenza alla memoria, alla testimonianza e all’impegno sociale. E saranno proprio loro, domenica 1 dicembre, a inaugurare la “Fontana di Dodò” nelle ville confiscate alla criminalità organizzata in via Cornice dei Due Golfi, 138, a Bordighera.

La fontana è stata restaurata grazie al contributo dei volontari del “Campo E!state Liberi” e dei gruppo scout Tabya100 di Taggia Costa Balene di Santo Stefano.

L’appuntamento è alle 10 con i genitori di Dodò e altri ospiti, tra cui Rocco Mangiardi, testimone di giustizia che ebbe la forza di opporsi ai mafiosi che gli chiedevano di pagare il pizzo. E ancora: Lorenzo Sanua, figlio di Pietro Sanua vittima innocente di mafia e Luca Traversa, sostituto procuratore presso il tribunale di Savona.
Alle 12,30 è prevista l’inaugurazione della fontana in Memoria di Domenico Gabriele. Seguirà il pranzo.

Tutta la cittadinanza è invitata, per prenotazioni contattare al 3801405229 anche via Whatsapp.

Per i ragazzi di Libera, l’evento durerà ben tre giorni: un intero fine settimana insieme ricordando Dodò. Si inizia venerdì 29 novembre, alle 15, con l’arrivo dei partecipanti a Bordighera. Sabato 30 novembre i volontari si occuperanno dello sfalcio dell’erba e del riordino in previsione dell’inaugurazione. Dopo il pranzo, ci sarà il laboratorio di Michele Gagliardo, formatore Libera Nazionale. Poi il racconto della storia di Domenico Gabriele con Eleonora Tenga e Maura Orengo.

A Imperia il 2 dicembre alle ore 17.45, Biblioteca delle Sorelle Clarisse, via Santa Chiara 3, “A testa alta contro le mafie, in memoria di Dodò”. La cittadinanza potrà abbracciare simbolicamente i genitori di Dodò che la perdita dolorosa del figlio ha reso tesmoni dei diritti dei bambini e del dolore dei familiari delle vittime innocenti delle mafie, e conoscere il coraggio e l’orgoglio dell’imprenditore Rocco Mangiardi, primo testimone di giustizia della Calabria.