Bordighera, le prime immagini della chiesa di Santa Maria Maddalena dopo il restauro

2 novembre 2024 | 10:08
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Bordighera, le prime immagini della chiesa di Santa Maria Maddalena dopo il restauro

Tra le impalcature ancora presenti nella navata, si intravedono gli affreschi barocchi

Bordighera. Lo sfondo celeste, gli stucchi dorati, le immagini sacre. Comincia a intravedersi tra le impalcature il risultato del lavoro di restauro del soffitto della chiesa di Santa Maria Maddalena, in piazza del Popolo, nel centro storico di Bordighera.

L’opera, che riporterà la chiesa parrocchiale al suo antico splendore, è stata realizzata con il contributo dell’Ufficio nazionale per i Beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale italiana, con fondi provenienti dall’otto per mille dell’Irpef devoluto dai cittadini alla Chiesa cattolica. Oggetto dell’intervento è il restauro degli interni della chiesa, ovvero dei paramenti murari del presbiterio, dell’aula (ad esclusione dei singoli altari, oggetto di recupero puntuale da parte della comunità nei decenni scorsi) e della navata. il restauro sta svelando la ricchezza della decorazione, quasi inedita, perché offuscata da una spessa coltre di sporcizia e scurita dall’incendio avvenuto nel 1944 a causa del quale non sono più distinguibili i valori tonali delle cromie originali e nemmeno i colori che fanno da sfondo o da contorno alle dorature.

Grazie all’intervento, inoltre, verranno sanate anche crepe, solfatazioni e fratture negli intonaci.

Eretta nel XVII secolo, la chiesa fu consacrata nel 1617 e poi ristrutturata, nel 1866, secondo il gusto dell’epoca. Compaiono quindi nuove decorazioni in stucco e oro zecchino. Secondo i racconti, i lavori di questa prima ristrutturazione furono pagati dagli stessi abitanti, grazie alla donazione spontanea di vari monili consegnati al parroco e successivamente fusi.

«La città di Bordighera – scrive il parroco don Luca Salomone – Vanta la grande devozione al suo patrono S. Ampelio e nel sito del suo eremitaggio da secoli è stata costruita una chiesa che conserva la grotta e i resti di un cenobio che presto divenne un monastero benedettino legato a Montmajour presso Arles. Da qui l’amore che i monaci portarono a Bordighera per una santa a loro cara: S. Maria Maddalena. La tradizione della Provenza che vuole S. Maria Maddalena e altri primi discepoli di Gesù come S. Lazzaro, sbarcati alla foce del Rodano e poi nel loro cammino di apostolato nelle fiorenti città come Marsiglia, Arles e Aix, ella vivrà in una grotta su di un monte presso di Tolone chiamato la Sainte Baume dove alle sue pendici dal II sec., nel villaggio di St. Maximin sorge la sua tomba nella splendida basilica gotica».

Il restauro degli interni della chiesa, commissionati dalla parrocchia di Santa Maria Maddalena, sono stati eseguiti da Raffaella Devalle (specializzata in conservazione e restauro di opere d’arte) su progetto dell’architetto sanremese Piero Gonella, direttore dei lavori.