BNI, costituito il capitolo Valle Arroscia
Marco Podestà: «È stata una sfida i sei capitoli che sono presenti già nella nostra provincia sono tutti sulla costa e abbiamo pensato di fare qualcosa nell’entroterra
Pieve di Teco. Costituito il capito di BNI Valle Arroscia un valore aggiunto per la rinascita e rilancio del territorio. Ventisette tra imprenditori, amministratori, commercianti e anche un sacerdote con una mission: «aprire la Valle Arroscia al business, all’arte e alla cultura internazionale promuovendo lo sviluppo economico e sociale grazie alla rete globale di BNI. Il capito vuole essere la voce della Valle Arroscia amplificandone l’eco in tutto il mondo».
Un teatro Salvini a Pieve di Teco gremito ieri pomeriggio per dare il benvenuto ai nuovi membri e che ha visto la partecipazione degli altri capitoli: da Imperia, Sanremo, Ventimiglia e del Piemonte dove alcuni membri hanno raccontato la loro esperienza e crescita non solo professionale all’interno del capitolo di cui fanno parte.
» sì vitale ma meno popoloso, meno aziende e questo ci ha premiato perché devo dire che siamo molto contenti di quello che è che è avvenuto qui, c’è una connessione con il territorio da una parte il dianese, l’imperiese e quindi un bel lavoro e siamo molto soddisfatti perché BNI continua a crescere nella nostra provincia. BNI è sostanzialmente uno spaccato sociale perché all’interno ci sono tutte le professioni, dai medici, ai costruttori ai consulenti e ci sono anche le associazioni. A Pieve di Teco abbiamo un parroco e ne abbiamo un altro a Ventimiglia con il Corsaro Nero, abbiano quindi uno spaccato della società».
«Cerchiamo anche di cambiare il modo di fare impresa- conclude Podestà- ossia quella di fare rete, di collaborare e quest’ultimo è un modo proficuo di vedere l’altro, il nostro vicino, come la prima risorsa da aiutare e la prima risorsa per noi. Questa è un po’ la filosofia di BNI e da quando siamo partiti sette anni fa oggi siamo nella nostra provincia 250 membri».
«Come Area 58- spiega Fausto Lanteri- circa due anni fa all’interno di BNI abbiamo creato una collaborazione fra i capitoli siccome il nostro territorio è dislocato tra i 58 chilometri tra Ventimiglia e Cervo sappiamo benissimo che è un territorio ristretto, cerchiamo di aiutare i membri a collaborare tra di loro nelle loro zone. Ci sono dei progetti che stiamo portando avanti di sviluppo all’intervo di Area 58, tipo Via 58 portato avanti e creato da Mauro Olivieri, per vendere al BNI del mondo e dell’Europa i prodotti locali di ogni vallata. Lo scopo è quello di portare questi prodotti all’estero e poi di cercare di portare il turismo di chi utilizza questi prodotti dove nascono. BNI è in tutto il mondo e il grosso vantaggio è che quello che è in BNI quando si chiama un altro membro da un’altra parte la prima risposta è quella cosa posso fare per te e di conseguenza c’è un vantaggio sicuramente per l’economia»