Alla fine la spunta il Monaco

15 novembre 2024 | 08:16
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Alla fine la spunta il Monaco

Dominio nel primo tempo, altalena di emozioni nel secondo

Sanremo. E’ la sera dell’abbraccio a Donta Hall e a Chima Moneke, è la sera in cui il Roca Team deve spazzare via dubbi ed ansie e ritrovare una sua identità di squadra, in casa di un Baskonia che condivide uno scomodo undicesimo posto col Real Madrid e che è guidato da un santone della panchina, quel Pablo Laso che sa perfettamente come si vince: ed è la sera in cui il Monaco ci ha regalato una delle partite più incredibili della sua Eurolega.

L’inizio è lento, Monaco perde due palloni e dopo due minuti e mezzo è un tap-in di Blossomgame a dare il pareggio sul 2-2, poi ci pensa Vitto Brown a mettere la tripla del 4-7 monegasco, che un floater di Mike James arrotonda a 9.

Una gita in lunetta di Brown aggiunge due punti di vantaggio, e poi è lo stesso giocatore a mettere la tripla del 4-14 con immediato timeout di Laso, che vuole impedire qualsiasi tentativo del Roca Team di iniziare una fuga.

Il Baskonia è impreciso da fuori e Monaco ne approfitta per allungare con Strazel che segna la tripla del 5-17, poi Mike James mette anche il punto 20 di questo primo quarto che i monegaschi stanno dominando su tutti i fronti, difendendo, prendendo rimbalzi, guadagnandosi viaggi in lunetta e chiudendo il primo parziale sul 7-24 che da solo spiega molte cose.

Non cambia nel secondo quarto la tendenza, Monaco difende e arriva facilmente al ferro e anche Papagiannis si concede la tripla del 11-33 confermando subito dopo la sua mano calda e segnando il 13-36 che testimonia il dominio totale del Roca Team, e dopo che il centro greco segna anche il punto 38 al povero Pablo Laso non resta che chiamare timeout time per cercare di raccogliere i resti della sua squadra e metterli in campo con ordine.

Nel Baskonia solo Donta Hall sembra animato dallo spirito agonistico giusto, lotta su ogni pallone, fa schiacciate siderali e segna il 15-38 per l’immediato timeout di Obradovic che non vuole assolutamente cali di tensione e di concentrazione.

Rogkavopoulos finalmente mette una tripla per i baschi ma la squadra di Laso fa sempre fatica contro la difesa fisica monegasca, che appena riesce lancia la transizione che il Baskonia non riesce in alcun modo ad arginare e in questa maniera Blossomgame segna il 20-47 per la squadra del Principato, poi i liberi di Sedekerskis chiudono un primo tempo dominato dal Roca Team che lo chiude sul 24-47: ma la partita esige concentrazione ed intensità.

Il Baskonia inizia il secondo tempo con due palle perse in cui Moneke è sempre protagonista, James segna il 24-49 ma a Blossomgame un contatto deciso sullo stesso Moneke costa un antisportivo che i baschi mettono a frutto con 5 punti per arrivare a meno 20 sul 29-49 e provare a costruire una rimonta che per il momento una tripla di Strazel tiene lontana, anche se adesso è Sedekerskis a suonare la carica e su assist di Donta Hall segna il 35-52 che obbliga Obradovic ad un timeout in emergenza per tenere la partita in controllo e la squadra in partita.

Monaco cala l’intensità, perde a volte palloni in modo ingenuo, e Moneke tiene alti i giri ed inchioda per portare i suoi a meno 14, poi va a lucrare i liberi del 46-58 e rendendo evidente una migliore presenza basca nella partita, aiutata anche dalla fretta monegasca che porta Rogkavopoulos al gioco da quattro punti del 52-60: il Roca Team ha perso la bussola, vede sgretolarsi il vantaggio e due liberi di Forrest riducono il vantaggio a 5 punti, prima che Okobo con un libero fissi il punteggio che chiude il terzo quarto sul 55-61, con un parziale a favore del Baskonia di 31-14, mentre la vallata si oscura e tornano a galla vecchi e nuovi fantasmi.

Il Roca Team sembra iniziare l’ultimo quarto con maggior intensità, una coppia di liberi di Loyd riporta il vantaggio a più 11, anche se Moneke è sempre pronto a prendere un rimbalzo offensivo e ad appoggiare 2 punti comodi e a tenere il Baskonia sempre aggrappato ad una partita in cui non era entrato per tutto il primo tempo.

James segna i due punti del 61-73, che Loyd poi modifica in 61-75 obbligando Laso ad un timeout immediato per cercare di recuperare l’inerzia che nel terzo quarto era stata tutta dalla parte dei baschi: ora il Roca gioca col cronometro, James realizza il floater del 61-77 e poi mette anche la tripla che porta il Monaco a 80 punti, e Blossomgame inchioda il 63-82 che mette la sordina alla rimonta basca, e la risposta di Laso è un timeout per provare a ricostruire un ipotesi di rimonta che al momento i monegaschi sembrano aver allontanato.

Sedekerskis segna la tripla del meno 14, Cabarrot fa meno 12 ed esce subito dopo per 5 falli e l’entrata  in appoggio del lituano fissa il finale sul 75-87 che chiude la partita e consegna al Monaco una preziosa vittoria in trasferta, una vittoria che è stata ancora una volta un percorso sofferto, da un primo tempo di devastante superiorità ad un terzo quarto da incubo, con un parziale subito di meno 17 che ha subito riportato alla memoria altre situazioni simili, perchè il difetto principe della squadra si è purtroppo confermato anche stasera.

Paris, Stella Rossa non sono state situazioni isolate, sono l’espressione di una squadra che ha cali di tensione e di concentrazione inspiegabili all’interno della stessa partita, e che rischiano di vanificare tutto il lavoro svolto: come spiegare altrimenti le 17 palle perse monegasche, molto oltre la media solita, se non con questi buchi di concentrazione?

Questa sera Okobo e Mike James si sono caricati la squadra sulle spalle, e ne è uscito alla fine un ultimo quarto di buon basket che ha blindato questa vittoria fondamentale per le ambizioni ed il cammino del Roca Team, però è altrettanto da sottolineare quanto a questa squadra manchi un giocatore come John Brown III, uno che questa sera avrebbe potuto arginare lo straripante Moneke del terzo quarto, e dare anche una mano su un ottimo Donta Hall da 12 punti e 11 rimbalzi.

Ma  adesso godiamoci questa vittoria che permette al Monaco di restare in scia ai primi posti della classifica di Eurolega, e di giocare le sue carte nella corsa ai playoff.

Marco Ghisalberti – StreamBasket