Vittoria di Fatica per il Roca Team sul Maccabi

10 ottobre 2024 | 11:57
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Vittoria di Fatica per il Roca Team sul Maccabi
Vittoria di Fatica per il Roca Team sul Maccabi
Vittoria di Fatica per il Roca Team sul Maccabi
Vittoria di Fatica per il Roca Team sul Maccabi
Vittoria di Fatica per il Roca Team sul Maccabi
Vittoria di Fatica per il Roca Team sul Maccabi

La prossima settimana ci sarà doppio turno, si inizia andando a visitare il Barcellona, sempre una partita mai banale, e si finisce ricevendo la Virtus, sorpresa della scorsa prima metà di stagione

Principato di Monaco. Alla fine è una questione di talento dei singoli, e di panchina profonda, a decidere la partita che stasera il Roca Team ha vinto per 85 a 79 sul Maccabi facendo una fatica indescrivibile, sudando le proverbiali sette camicie e portandola a casa con una valenza almeno doppia, perchè partite così è molto più facile perderle che vincerle.

Il Maccabi si presenta alla Salle Gaston Medicin deciso a giocarsi fino in fondo le sue carte, e fin dall’inizio sono gli israeliani a condurre le danze, imponendo il loro ritmo, correndo e segnando sotto la regia precisa di Tamir Blatt ( alla fine 10 assist per lui ) e trovando nel grande ex Jordan Loyd un terminale preciso e puntuale per il loro attacco, che parte da una bella difesa e poi si sviluppa a tutto campo; l’ingresso di Jokubaitis non cambia le cose, e tra i monegaschi il solo Jaiteh riesce a dar manforte al solito Mike James, vero baluardo della squadra.

Il primo quarto finisce 23 a 21 per il Maccabi, ed anche il secondo periodo si apre sulla stessa lunghezza d’onda; anzi, Loyd mette il tiro del 33 a 23 Maccabi ed Obradovic deve necessariamente chiamare timeout per tentare di invertire la rotta, ma il Roca Team di questo primo tempo è assolutamente diverso dalla squadra brillante e decisa vista contro Milano, quella di stasera è per adesso una squadra senza mordente, confusa a volte, e che aspetta che James o Papagiannis a turno si mettano in proprio per cercare soluzioni che possano tenere in rotta la barca monegasca.

Il Maccabi controlla in modo agevole il gioco, tiene saldamente il ritmo della partita e chiude il secondo quarto sul 46 a 41, dando la chiara sensazione di poter gestire anche le sfuriate dei singoli monegaschi. Al rientro dall’intervallo lungo non sembra essere cambiato nulla, ma dopo che Randolph segna il provvisorio più 7 degli ospiti, si accende all’improvviso Motejiunas che praticamente da solo ribalta la situazione fino al sorpasso monegasco, 53 a 52, in una prova di quasi onnipotenza cestistica in attacco; va anche detto che finalmente la difesa del Roca Team riesce a negare agli israeliani quella transizione che nel primo tempo aveva fatto veramente male ai monegaschi.

L’altro fattore che inizia a farsi sentire è la panchina poco profonda del Maccabi, dove sono poche le scelte per coach Kaddash e così la fatica inizia anche a pesare sui titolari; si accende , anzi diventa incandescente Elie Okobo, questa sera davvero capace di tutto, capace di segnare in ogni maniera ed allo stesso tempo capace di non forzare le scelte ed il terzo quarto finisce 65
a 60 per il Roca Team con un parziale di 24 a 14 che sembra il preludio di un finale in scioltezza.

Niente di più sbagliato: come ripetiamo sempre, il Maccabi non muore mai, ed anche stasera gli israeliani mettono in campo una prestazione di assoluta consistenza, rispondono colpo su colpo e restano sempre attaccati, incollati alla partita, nonostante i colpi di Okobo, nonostante Diallo e Blossomgame siano rientrati nel ritmo della gara: Hoard e Loyd tengono il punto, costringendo due volte Obradovic a chiamare timeout, ma non riuscendo mai a scrollarsi di dosso gli israeliani, che restano sempre a 3-4 punti di distanza, per poi finire con un 85 a 79 figlio di un finale costellato di errori e di un libero di Blossomgame che mette in ghiaccio la vittoria.

Era una partita che sembrava essersi messa su un binario poco felice, c’è voluto tutto il talento individuale monegasco per venire a capo di un avversario forte e messo in campo in maniera perfetta, c’è voluto ad un certo punto un recupero del sacrificio in difesa per limitare la transizione degli ospiti, e si è visto che la scelta di avere un roster il più profondo possibile paga sempre, sia per la possibiltà di avere molteplici soluzioni, sia per non andare mai in debito di ossigeno quando serve alzare il ritmo e aumentare lo sforzo.

Era facile perdere, perchè era facile perdere la testa, e una vittoria così è ancora più importante perchè al di là dei logici motivi di classifica fa intravedere una solidità tecnica ed emotiva che è una delle chiavi per andare avanti in Eurolega, oltre ad essere uno degli obiettivi ricercati questa estate in sede di mercato; ed è importante perchè ottenuta contro una grande squadra, che sta giocando in mezzo a mille problemi e mille angosce.

La prossima settimana ci sarà doppio turno, si inizia andando a visitare il Barcellona, sempre una partita mai banale, e si finisce ricevendo la Virtus, sorpresa della scorsa prima metà di stagione: si entra nel vivo del campionato, le premesse ci sono tutte per fare bene, come sempre Daghe Munegu!

Marco Ghisalberti Riviera24.it