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Ventimiglia, sgomberato l’accampamento dei migranti sul Roja. Sindaco: «Atto dovuto alla città»

10 ottobre 2024 | 09:55
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Sull’intervento: «Devo ringraziate il prefetto e i vertici delle forze dell’ordine, perché è stato pianificato nel tempo»

Ventimiglia. Una cinquantina di uomini, tra forze dell’ordine, vigili del fuoco e operatori della Teknoservice, ha effettuato stamane un’operazione di sgombero e pulizia dell’accampamento abusivo creato dai migranti sulle sponde del fiume Roja, area a rischio esondazione.

Tutti gli stranieri trovati all’interno delle tende sono stati identificati da polizia e carabinieri, che stanno compiendo accertamenti per verificare se si tratta di persone regolari, o meno, sul territorio italiano.
I vigili del fuoco sono intervenuti per verificare l’eventuale presenza di bombole o altro materiale esplosivo, ma l’esito dell’ispezione è stato negativo. 
Presenti alcuni attivisti no border, che non hanno comunque ostacolato le operazioni di bonifica dell’area.

«E’ un’azione dovuta verso i residenti del quartiere Gianchette e verso tutti i ventimigliesi che meritano di vivere in una città sicura e pulita, senza timore di uscire di giorno e di notte – ha dichiarato il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro -. In questo anno abbiamo fatto tanti passi avanti, abbiamo chiuso tanti immobili fatiscenti, eliminando bivacchi e accampamenti abusivi. Ci mancava il più grande, questo delle Gianchette, un intervento tanto atteso, devo ringraziate il prefetto e i vertici delle forze dell’ordine, perché è stato pianificato nel tempo. E’ un intervento importante: basta vedere quanti mezzi, maestranze e divise sono al lavoro per eliminare questo accampamento abusivo, che è pericoloso per i migranti stessi, dato il rischio di una piana del fiume, come già accaduto in passato».

«E’ facile accusare il sindaco di essere razzista, xenofobo e intollerante – ha aggiunto -. Però, sono stato anche il primo, che ha firmato assieme al prefetto per l’apertura del Punto di assistenza diffuso (Pad, ndr). In queste settimane è stato proposto a diversi migranti, che hanno fatto domanda di protezione internazionale, di accedere alla rete dei centri di accoglienza straordinaria (Cas, ndr) in ambito provinciale. Ci sono posti letto disponibili in altre città, ma tanti di loro rifuggono da qualsiasi tipo di integrazione, accoglienza e sistemazione. Noi ventimgiliesi non possiamo stare a guardare persone che non hanno voglia di integrarsi nella nostra società».