Ventimiglia, mercato coperto: per riaprire il propio box, i commercianti dovranno firmare autocertificazione
Poi sarà compito di un ingegnere redarre un piano della sicurezza
Ventimiglia. Entro la prossima settimana saranno terminati i lavori sull’impianto elettrico del mercato coperto di Ventimiglia, chiuso dal 1 settembre, a seguito di un incendio divampato all’interno di uno dei box presenti. Da quel momento, i titolari dei banchi dovranno produrre una autocertificazione, per dimostrare di essere in regola con i requisiti di legge in merito alla sicurezza sul lavoro, per poter riaprire. E’ quanto è emerso nella riunione in Comune convocata dall’amministrazione nel pomeriggio.
A spiegare la procedura è stato il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, coadiuvato dal suo vice e assessore al Commercio Marco Agosta e dall’ingegnere incaricato, una volta ottenute le autocertificazioni, di redarre il piano della sicurezza richiesto dai vigili del fuoco.
Se non ci saranno altre prescrizioni, il mercato potrebbe riaprire il prossimo 15 novembre.
«Visto che la prescrizione per riaprire è la verifica di tutta una serie di incombenze, è stato scritto dai vigili del fuoco che io dovrei fare, o Civitas (proprietaria del mercato coperto, ndr) dovrebbe fare, una verifica di ogni singolo box per vedere se tutta la documentazione, che voi dovete produrre, è nelle vostre disponibilità. Io non so se tutti avete questa documentazione o se in pochi giorni riuscite ad averla», ha spiegato il sindaco, che per accelerare i tempi è riuscito ad ottenere la possibilità dell’autocertificazione. In buona sostanza, invece di avere una verifica puntuale, da parte dei vigili del fuoco e dell’amministrazione, a ciascuno dei box presenti, saranno i titolari a dover sottoscrivere il documento. Chi non lo farà, perché non completamente in regola, non potrà riaprire. Ma il mercato riaprirà ugualmente, dando la possibilità, a chi è in regola, di tornare a lavorare normalmente.
«Abbiamo predisposto un modello con cui voi, se siete nella disponibilità di questa documentazione, potete firmarla e consegnarla e prendiamo per buono che siete in possesso dei requisiti», ha spiegato il sindaco. Requisiti, è bene precisarlo, che non sono dovuti all’incendio del settembre scorso, ma di legge dal 2008.
«Ovviamente è una dichiarazione di carattere penale – ha sottolineato Di Muro – E chi dichiara il falso va incontro a quelle che sono le sanzioni penali. Senza autocertificazione io dovrei chiedere una documentazione, che avreste già dovuto avere, come tutti gli operatori commerciali in tutti i mercati d’Italia, ancor prima che si verificasse l’incendio. Poi magari adesso scopriamo che non tutti hanno questa documentazione. Se c’è un rallentamento, perché qualcuno non se la sente o non ritiene di firmare un’autocertificazione, può non farlo, non ci dà i documenti e io il mercato lo riapro con quel box chiuso. Ognuno faccia le proprie valutazioni. Qui non viene chiesto qualcosa in più, perché c’è stato un incendio e siamo particolarmente pignoli. Qui chiediamo un’autocertificazione di ciò che dovrebbe essere già in vostro possesso».
Il sindaco ha poi ripercorso le tappe di quanto fatto dopo l’incendio. «Abbiamo chiesto e ottenuto di aprire in deroga in modalità straordinaria, ovvero chiedendo ai vigili del fuoco, che hanno fatto il sopralluogo il giorno stesso e quelli successivi all’incendio e sono quelli competenti anche come qualifica di polizia giudiziaria, assieme alla procura per altre materie, a definire cosa verve e cosa bisogna fare per riaprire. E sono quelli che mi hanno in qualche modo costretto a firmare l’ordinanza di chiusura. Quindi, io vado a revocare l’ordinanza e a riparare, solo quando comunico al comando provinciale dei vigili del fuoco, che ho ottemperato alle prescrizioni che mi hanno dato. Questa è l’stanza che è stata fatta da subito, nella modalità che ho voluto perseguire, rispetto a quella di tenere chiuso un anno, per fare tutti i lavori necessari e poi riaprire con i dovuti particolari. Noi abbiamo cercato di correre e fare quei lavori strettamente necessari per la messa sicurezza e la salubrità della struttura».
E ancora: «Con delibera di giunta ci siamo assunti l’onere e l’onore di prenderci le nostre responsabilità e di metterci le risorse pubbliche, ancorché è stato certificato da tutti che la proprietà non è del Comune di Ventimiglia, di cui sono rappresentante legale io, ma è di Civitas. E ci siamo proposti di fare i lavori, che i vigili del fuoco ci hanno comunicato. Grazie a queste interlocuzioni si è avverato quello che speravamo, ovvero la formalità con cui ci hanno detto quali sono gli interventi necessari per l’apertura straordinaria. Abbiamo dato incarichi, studi e fatto fare i lavori, prima ancora di sapere quali fossero gli interventi necessari».
Per andare incontro agli operatori del mercato, in Comune verrà istituito uno sportello informativo a loro dedicato, aperto il lunedì e il martedì dalle 11 alle 13, e il mercoledì e il giovedì dalle 15 alle 18.