Torna a Taggia la giornata nazionale vittime sul lavoro

11 ottobre 2024 | 15:52
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Torna a Taggia la giornata nazionale vittime sul lavoro

Appuntamento a Villa Boselli, domenica ore 11

Taggia. Si celebrerà domenica, 13 ottobre, la 74ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, istituzionalizzata con D.P.C.M. nel ’98 su richiesta dell’ANMIL (Associazione nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), con il Patrocinio della Rai che ha inteso garantire il pieno sostegno di tutte le testate giornalistiche.

Per l’occasione sono previste iniziative in tutta Italia organizzate dalle sedi territoriali associative cui prendono parte le massime autorità locali in materia per confrontarsi sui dati relativi al fenomeno infortunistico e su cosa è necessario fare per una maggiore sicurezza sul lavoro. Il programma della sede ANMIL territoriale si svolge a Taggia nel seguente modo: alle ore 10 si tiene la santa messa nella Chiesa S.Antonio (via Monsignor G.Giauni 14); alla cerimonia civile, nella sala conferenze di Villa Boselli (via Paolo Boselli 2) alle ore 11, partecipano il consiglio territoriale Anmil di Imperia e le autorità locali.

Durante la Cerimonia Civile vengono consegnati i Brevetti e i Distintivi d’Onore agli Invalidi del lavoro da parte della Direzione INAIL regionale. “Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul Paese, ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione, che dovrebbe invece rappresentare una priorità – dichiara ilPresidente ANMIL di Imperia, Nicodemo Agostino – e questa manifestazione è l’occasione per sensibilizzare sul tema le forze politiche, stimolando riflessioni e assunzioni di un impegno concreto per il futuro, al fine di arginare morti e infortuni sul lavoro e malattie professionali. È tempo di concentrare poi l’attenzione sulla tutela delle vittime del lavoro che viene regolata da una normativa che risale al 1965 e che per questo deve essere assolutamente rivista, per evitare che rimangano indietro intere famiglie che si ritrovano ad affrontare disabilità, dolore e difficoltà economiche all’indomani di un infortunio o per una malattia professionale”.

“Le notizie di cronaca sono sempre più numerose perché si è finalmente compreso che non si tratta di casualità o di eventi ineluttabili, ma piuttosto di una mancanza di rispetto delle normative e della sottovalutazione del rischio in un ambito in cui è la crisi economica ad incidere e a spingere a non investire in prevenzione o a trascurare la formazione”, aggiunge il presidente.  “Vogliamo che i numeri dell’INAIL siano davvero un utile strumento di lettura del fenomeno e ci parlino chiaramente di quali sono le vie da intraprendere per mirare ad un’azione in cui si combinino con efficacia: consapevolezza, prevenzione e controlli ma soprattutto responsabilità condivise e partecipazione di tutti alla sicurezza in azienda e sui luoghi di lavoro”.