Surrealismo, l’incontro con la storica dell’arte Federica Flore in occasione del centenario del movimento

La seconda lezione si terrà domani, mercoledì 30 ottobre, alle 16.30, ingresso libero sino all’esaurimento dei posti disponibili
Sanremo. Dopo aver effettuato l’introduzione al movimento e aver incentrato l’attenzione sui temi cari alla fotografia, soprattutto al femminile, nella seconda lezione, domani, mercoledì 30 ottobre alle 16.30, presso il teatro del Casinò, la dottoressa Federica Flore si soffermerà su: “La scultura e le sue innovazioni. I canoni stilistici del sogno”. Ingresso libero sino all’esaurimento dei posti disponibili.
Seguiranno:
- giovedì 7 novembre alle 16.30, la lezione sulla tematica “Il cinema di Boñuel. La tragedia e l’assurdo”;
- mercoledì 20 novembre alle 16.30, “Salvador Dalì. Pittore e performer. Una vita surrealista.”
Il Surrealismo è stato un movimento d’avanguardia letterario e artistico europeo sorto a Parigi negli anni Venti del Novecento, e diffuso a livello internazionale fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, che ha interessato dalla letteratura alla pittura, scultura e fotografia, al teatro e il cinema. Come per altre avanguardie storiche di inizio secolo, le intenzioni del movimento furono introdotte dai letterati, prima ancora che dagli artisti visivi, sulla rivista “Littérature” fondata da André Breton (Tinchebray, 1896 – Parigi, 1966), Louis Aragon (Parigi, 1897 – 1982) e Philippe Soupault (Chaville, 1897 – Parigi, 1990). Questo gruppo di intellettuali, dopo aver inizialmente aderito al movimento del Dadaismo e averne sostenuto lo spirito di sovvertimento delle categorie, delle tecniche e delle modalità di fruizione tradizionali
dell’arte, cominciò a interessarsi ai temi dell’irrazionale e dell’inconscio, che andavano diffondendosi in quegli anni grazie alle scoperte del fondatore della psicoanalisi Sigmund Freud. Il primo manifesto del Surrealismo fu pubblicato nel 1924 dallo stesso poeta e critico d’arte Breton, che fino a quel momento aveva fatto parte e condotto i dadaisti in Francia, e dopo il quale molti tra questi si unirono al nuovo movimento.