Spiagge Ospedaletti, il Comune revoca l’ennesima delibera: concessioni valide fino a settembre 2026
Prorogato di due anni il termine per la presentazione dei progetti di riqualificazione degli stabilimenti balneari, inizialmente previsto per il 15 ottobre scorso
Ospedaletti. La giunta comunale di Ospedaletti, guidata dal sindaco Daniele Cimiotti, ha approvato nei giorni scorsi l’ennesima modifica agli indirizzi in materia di concessioni demaniali marittime. Con la delibera numero 117 del 10 ottobre 2024, l’Amministrazione ha revocato le precedenti proprie disposizioni, per la quarta volta in pochi mesi, tenendo conto delle recenti novità normative introdotte dal governo Meloni. Nel documento si fa riferimento alla necessità di annullare le precedenti decisioni, come quelle contenute nella delibera 80 del luglio 2024, poiché superate dal decreto legge 131 del 16 settembre 2024. Questo intervento legislativo ha portato alla revisione dell’intero iter, rendendo obbligatorio l’adeguamento ai nuovi requisiti normativi da parte dei Comuni.
Tra i punti principali toccati dal nuovo atto deliberativo targato Cimiotti, viene confermata la possibilità per i titolari delle concessioni di presentare progetti di riqualificazione e messa in sicurezza delle strutture balneari. Gli interventi previsti riguardano, tra le altre cose, il miglioramento dell’accessibilità per le persone con disabilità e la realizzazione di opere di difesa costiera per proteggere sia le strutture in concessione, sia il litorale e le infrastrutture pubbliche retrostanti. Inoltre, la Giunta ha esteso la possibilità di inserire parte degli stabilimenti balneari sotto le arcate della passeggiata, dove tecnicamente possibile, come ulteriore incentivo alla valorizzazione e integrazione con l’ambiente circostante. Il Comune delle rose stabilisce infine che i titolari delle concessioni demaniali avranno tempo fino al 30 settembre 2026 per presentare la documentazione progettuale richiesta, dando così un margine più ampio rispetto alle scadenze inizialmente previste nel 15 di ottobre, appena trascorso.
Le novità del decreto del governo. Il cambiamento più significativo riguarda la proroga delle concessioni attualmente in vigore fino al 30 settembre 2027. Il nuovo testo stabilisce che l’affidamento delle concessioni sarà regolato attraverso bandi pubblici, seguendo criteri di trasparenza, pubblicità e non discriminazione. Le nuove concessioni avranno una durata compresa tra i 5 e i 20 anni, in base al tempo necessario per ammortizzare gli investimenti previsti. Le offerte saranno valutate non solo sulla base dell’importo economico offerto, ma anche sulla qualità dei servizi offerti agli utenti, con particolare attenzione a interventi per migliorare l’accessibilità, l’inclusione di persone con disabilità e l’offerta turistica durante i periodi non di alta stagione.
Un altro aspetto fondamentale è la volontà di agevolare la partecipazione delle microimprese, piccole imprese e imprese giovanili. Questi soggetti avranno la possibilità di partecipare alle gare in condizioni di parità con operatori più strutturati, garantendo così un’apertura del mercato. Qualora un nuovo concessionario subentri a quello uscente, quest’ultimo avrà diritto a un indennizzoper gli investimenti non ancora ammortizzati. L’importo sarà stabilito attraverso una perizia, e il pagamento dell’indennizzo da parte del nuovo concessionario sarà condizione necessaria per la conclusione del nuovo rapporto concessorio.
Tra i criteri di valutazione, si fa riferimento anche all’offerta di servizi integrati che valorizzino le specificità culturali, folkloristiche ed enogastronomiche del territorio, con un occhio di riguardo per l’ambiente e la salvaguardia del patrimonio culturale. Inoltre, particolare importanza è attribuita all’assunzione di personale giovane, con un incentivo per chi impiega lavoratori al di sotto dei 36 anni.