Scontro in consiglio comunale a Imperia, Zarbano invoca l’intervento del prefetto
Dopo lo scontro con il sindaco Scajola
Imperia. Il consigliere comunale Luciano Zarbano, del gruppo di minoranza ‘Imperia senza padroni’, ha inviato una lettera formale al prefetto di Imperia, chiedendo un suo intervento a seguito dell’ultimo scontro con il sindaco Claudio Scajola. Durante la seduta del Consiglio del 30 settembre, il sindaco avrebbe rivolto insulti al consigliere Zarbano, episodio che, secondo il consigliere, è stato travisato da alcuni presenti.
Zarbano ha spiegato che il suo gesto di avvicinarsi al tavolo della presidenza è stato interpretato come minaccioso nei confronti del sindaco, ma una registrazione video, allegata alla lettera inviata al prefetto (vedi copertina), dimostrerebbe che l’avvicinamento era finalizzato a completare il proprio intervento, interrotto quando il microfono era stato spento. “Non c’è stata alcuna reazione emotiva significativa da parte dei presenti”, afferma il consigliere, contestando la ricostruzione fornita da alcuni testimoni.
Zarbano ha sottolineato come tale comportamento sia comune in Consiglio, dove altri consiglieri si avvicinano frequentemente al tavolo della presidenza senza subire alcun rimprovero. Tuttavia, in questa occasione, il presidente del Consiglio, Simone Vassallo, avrebbe reagito in modo sproporzionato, diffidando Zarbano e minacciando l’intervento della forza pubblica in caso di ulteriori episodi simili. Il consigliere denuncia una disparità di trattamento, accusando Vassallo di aver agito con parzialità nei confronti di un consigliere di minoranza.
Nella lettera al prefetto di Imperia, Zarbano critica anche il comportamento del sindaco Scajola, accusandolo di aver oltrepassato i suoi poteri istituzionali assumendo il ruolo di moderatore durante la seduta. Secondo il regolamento del Consiglio Comunale, tale compito spetta esclusivamente al presidente del Consiglio, non al sindaco. Zarbano sostiene che questa interferenza rappresenti un tentativo da parte di Scajola di accentrarsi tutto il potere decisionale, compromettendo così il regolare svolgimento dei lavori consiliari e la corretta distinzione dei ruoli. Infine, Zarbano auspica che il prefetto intervenga per ristabilire l’ordine istituzionale e garantire che il presidente del Consiglio mantenga l’autonomia e il ruolo di moderatore, senza interferenze da parte del sindaco.