Sconfitta per il Roca Team nella partita conto il Barça






Si parte su ritmi alti, e subito Mike James impone il suo marchio sulla partita con una tripla pesante, ma è Punter ad accendersi e a siglare un parziale di 10 a 0 per il Barça che porta al 14 a 9 catalano e al primo timeout
Monaco. È inutile fare molti giri di parole, a Barcellona arriva una sconfitta pesante e indiscutibile, per un Roca Team che di fronte a un avversario di grande caratura e profondità ha mostrato diverse debolezze e ricadute in vecchi difetti, primi dei quali la continuità e la gestione del ritmo partita. Si parte su ritmi alti, e subito Mike James impone il suo marchio sulla partita con una tripla pesante, ma è Punter ad accendersi e a siglare un parziale di 10 a 0 per il Barça che porta al 14 a 9 catalano e al primo timeout.
La tendenza a subire parziali è evidente anche in uscita dal timeout, questa volta tocca alla second unit del Barça guidata da Laprovittola fare un 9-2 e arrivare anche a più 10, per chiudere il primo quarto 26 a 18, confermando una difficoltà difensiva del Roca Team. Si riparte col Monaco molto più tonico e presente, la difesa sale di livello, e Diallo e poi Motiejunas si incaricano di rimettere le sorti della partita in pareggio sul 27-27, e Penarroya deve chiamare timeout. Ma il Roca Team rimane nel pieno ritmo della partita, anche se è Vesely a colpire dalla media e a mettere in difficoltà Monaco, che ha deciso di concedere il tiro da fuori agli avversari che, però, non riescono a creare un divario, perché ci pensano Jaiteh e Diallo a tenere i monegaschi in partita.
È alla fine del quarto che Brizuela e Punter alzano i giri e vanificano tutto il lavoro monegasco, mentre dall’altra parte è purtroppo il nativo di Portland a perdere malamente due palloni e a forzare una tripla che porta i catalani a chiudere il primo tempo sul 47 a 39, un divario che alla
fine esprime la difficoltà del Roca Team ad avere una costanza di rendimento, perché la prima frazione di gara ha visto i monegaschi subire troppi parziali, dovendo poi investire tante energie per recuperare.
Si riparte con un Monaco più incisivo, con James che lucra tre liberi, poi Jaiteh che fissa il meno tre, ma è a questo punto che arriva una brutta palla persa, segue un tecnico a Diallo, e poi ci pensa il solito Punter a mettere un morbido jumper, a scrivere il 55-44 che obbliga coach Obradovic a chiamare timeout per provare a invertire una tendenza che inizia a diventare negativa. Da questo momento in poi, la partita esce dai radar monegaschi, si assiste a un monologo catalano dove Laprovittola, alla fine 13 punti per lui e specialmente Kevin Punter, 21 punti totali, fanno il bello e il cattivo tempo arrivando anche a 20 punti di vantaggio, chiudendo il terzo quarto sul 71 a 54, col solo Okobo a cercare di forzare qualcosa per contenere il passivo.
L’ultimo quarto è la logica continuazione di una partita che ormai non ha più nulla da dire per i colori monegaschi, c’è solo il tempo per gli ultimi fuochi d’artificio catalani, per vedere Mike James triste e sconsolato in panchina e per mettere in archivio questa trasferta in Catalogna col finale di 86 a 71, un esito della prima partita fuori casa di Eurolega brutto nei numeri, e ancora di più nella sostanza.
Ondivago, in un altalena di parziali dati e subiti, il Roca Team ha evidenziato come primo problema la mancanza della capacità di gestire la partita, il suo ritmo, il flusso del gioco: manca Nick Calathes con la sua capacità di playmaking, ieri sera è mancata anche quella solidità di
squadra che aiuta nei momenti difficili. La sensazione purtroppo di ieri sera è che, invece, la squadra in certi passaggi si sia scoperta fragile, a momenti anche troppo nervosa, e per questo non capace di reagire e provare a giocarsi la partita fino in fondo. Questo ha riguardato la squadra nel suo complesso, perché di fronte a serate come questa è inutile andare a cercare buoni e cattivi, del resto nel basket si vince o si perde insieme, come gruppo.
Venerdì arriva la Virtus Bologna, ancora a zero vittorie, e arriva con nulla da perdere e con la voglia di fare brutte sorprese: serve, per la prima volta in stagione, serrare le fila e prepararsi ad una gara dura e difficile, perché lo sappiamo che in Eurolega ogni partita conta.