Salute digestiva, prevenzione e cura. Intervista al gastroenterologo Mauro Dalla Libera
L’importanza della prevenzione, le recenti novità su cure e farmaci e le regole per una sana routine alimentare
Le emozioni spesso passano dalla pancia, come se fosse un secondo cervello. Le farfalle nello stomaco, lo stomaco chiuso, il pugno allo stomaco sono tutte frasi ricorrenti che hanno una loro origine nella salute digestiva. L’aumento dei casi di cancro al colon retto nella popolazione giovane ed una inflazione del reflusso gastrico con conseguente consumo spasmodico di farmaci sono alcuni disturbi, tra i più discussi, dell’apparato digerente. L’importanza della prevenzione, le recenti novità su cure e farmaci e le regole per una sana routine alimentare: ne abbiamo parlato con il dottor Mauro Dalla Libera.
Le emozioni passano dalla pancia. L’apparato digerente è in grado di sostenere la nostra salute fisica e mentale? La presenza di messaggi ormonali fra cervello e intestino (Brain-Gut axis) è ben nota. Dobbiamo immaginare il nostro intestino come un “cervello” dotato di neuroni ampiamente collegati fra loro che ricevono e inviano messaggi all’apparato nervoso centrale. Il microbiota residente nell’intestino svolge un ruolo molto importante in questo continuo scambio di informazioni. Risulta, pertanto evidente come il “benessere” del nostro apparato digestivo possa agire positivamente sul nostro benessere psico-fisico e viceversa.
Uno dei pericoli più importanti è rappresentato dal cancro al colon retto. L’importanza della prevenzione e le recenti novità. Il cancro colo-rettale è uno dei tumori più diffusi sia nel sesso maschile che femminile. Fattori ambientali e genetici interagiscono e impattano negativamente sull’aumento di questo tumore, favorendo una crescita dei casi anche in età giovanile. Fra i fattori ambientali, anche se con un meccanismo non ancora completamente chiarito, fumo, alcol e una alimentazione eccessivamente elaborata, ipercalorica, ricca di grassi e povera di fibre alimentari sembrano essere quelli maggiormente implicati. La familiarità, cioè la presenza di un parente prossimo che ha sviluppato il cancro rappresenta un fattore di rischio aggiuntivo molto rilevante. In particolare, la presenza di un familiare che si è ammalato in età giovanile, aumenta sensibilmente il rischio di sviluppare il cancro rispetto alla popolazione generale. I programmi di screening tuttora presenti a livello nazionale, anche per l’adesione della popolazione complessivamente non ancora soddisfacente, non sono ancora in grado di cambiare il trend di questo tumore.
Quali sono le patologie più diffuse che colpiscono l’apparato digerente? Fra le patologie, non tumorali più diffuse dell’apparato digestivo vi sono indubbiamente quelle legate genericamente ai disturbi digestivi. La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è certamente una delle più frequenti. Il reflusso gastroesofageo è un evento fisiologico e consiste nel passaggio di liquido secreto dallo stomaco e bile dallo stomaco in esofago. Il reflusso gastroesofageo diventa patologico quando provoca sintomi come bruciore e dolore, fra i più comuni con varia frequenza e gravità. I sintomi si possono associare o meno alla presenza di erosioni e/o ulcere a livello esofageo. La presenza di ernia iatale e cioè lo stomaco che risale parzialmente nella cavità toracica è spesso associata, ma non sempre alla MRGE.
Il trattamento del reflusso gastroesofageo è inflazionato: i farmaci che lo curano li prendiamo davvero troppo? I farmaci utilizzati per il trattamento dei sintomi e delle lesioni provocate dal reflusso sono, sostanzialmente antisecretivi, procinetici, antiacidi. Il loro utilizzo è indubbiamente molto diffuso e innegabilmente favorito dalla maneggevolezza di questi farmaci che consente alle persone una sostanziale autosomministrazione. Dire se l’utilizzo sia eccessivo, analogamente ad altri prodotti come i lassativi è difficile. Le persone desiderano stare bene e possibilmente rapidamente.
Stili di vita e familiarità, quali sono le buone abitudini? Tuttavia, è sicuramente vero, almeno per una buona parte dei casi che, un migliore stile di vita, comprensivo di abitudini voluttuarie e alimentari possono diminuire l’utilizzo di questi farmaci. Nuovamente alcol, fumo, cibi elaborati, ipercalorici e pasti abbondanti, soprattutto serali hanno un importante e sfavorevole influenza sulla MRGE, con una conseguente aumento della richiesta dell’utilizzo dei suddetti prodotti, peraltro non sempre efficaci. Una cena frugale che consenta di alzarsi dal tavolo con ancora un po’ di appetito, può, in molti casi consentire sonni più “tranquilli”.
Il dottor Dalla Libera è dirigente medico con incarico di altissima specializzazione presso la Asl2 Savonese, consulente presso E.O. Galliera e presso Asl1 imperiese. Laureato in medicina e chirurgia presso la Facoltà degli Studi di Ferrara con specializzazione in gastroenterologia ed endoscopia digestiva presso la facoltà degli studi di Padova, con un master di gastroenterologia ed endoscopia digestiva al San Raffaele di Milano ed è possibile contattarlo al numero 3667790601