Rivieracqua verso la privatizzazione, in extremis la gara va a segno

17 ottobre 2024 | 12:24
Share0
Rivieracqua verso la privatizzazione, in extremis la gara va a segno

Dalla Provincia confermano la presentazione di più offerte

Imperia. Entro la scadenza delle ore 12, sono tre le offerte arrivate per la gara d’appalto europea da oltre 1 miliardo di euro per la privatizzazione di una quota di minoranza di Rivieracqua. Protocollate in extremis, poco prima della chiusura dei termini. A confermarlo sono fonti della Provincia di Imperia. I soggetti interessati sono l’ACEA Molise srl di Termoli (Campobasso), IRETI spa e A2A Ciclo idrico spa di Brescia. 

Come indicato questa mattina dal presidente della Provincia, Claudio Scajola, sarà ora necessario costituire la commissione giudicatrice, che avrà il compito di esaminare le offerte e individuare quella economicamente più vantaggiosa. L’obiettivo è di arrivare entro la fine dell’anno all’ingresso operativo del socio privato e alla conclusione del concordato preventivo, garantendo così il pagamento pressoché integrale dei creditori chirografari di Rivieracqua. «Nei prossimi giorni nominerò l’apposita commissione che dovrà selezionare il socio privato vincitore della gara, – commenta Scajola -. Il passaggio odierno, previsto dal piano concordatario nella procedura di salvataggio di Rivieracqua spa, è l’elemento fondamentale per poter avere finalmente una società in grado di poter assolvere il compito di svolgere il servizio idrico in maniera efficiente, trasparente e a costi contenuti, con un efficientemento della rete e la ricerca di nuovi fonti di approvvigionamento». L’ingresso del nuovo socio privato con il 48% del pacchetto azionario di Rivieracqua spa sarà formalizzato entro l’anno nell’assemblea dei soci già fissata il 12 dicembre, data dalla quale la spa diventerà a tutti gli effetti una società mista pubblico-privata.

La gara per la privatizzazione di una quota di minoranza del gestore unico provinciale prevede che il nuovo socio privato si impegni a versare 30 milioni di euro entro l’anno in aumento di capitale della società. A questo si aggiunge l’obbligo di sottoscrivere un contratto di finanziamento di 10 milioni di euro, con un tasso massimo del 5%, che dovrà essere rimborsato entro due anni. Il contratto avrà una durata fino al 13 novembre 2042, periodo durante il quale il socio sarà operativo nella gestione del servizio idrico. Gli investimenti futuri previsti ammontano a 159 milioni di euro entro la scadenza dell’affidamento, oltre agli interventi non ancora realizzati nel 2024. Il socio privato avrà diritto a un ritorno sugli utili compreso tra l’8% e il 20%. Nel 2023, Rivieracqua ha registrato una produzione di circa 45 milioni di euro, con un utile netto di 364 mila euro e un indebitamento superiore a 103 milioni di euro.