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Rinvio regolamento deforestazione, Coldiretti Liguria: «Occasione per cambiare le cose»

3 ottobre 2024 | 11:29
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Rinvio regolamento deforestazione, Coldiretti Liguria: «Occasione per cambiare le cose»

«Una prima risposta alle richieste avanzate da Coldiretti e Filiera Italia sia a livello Ue che a livello nazionale, a tutela delle imprese del sistema agricolo e agroalimentare italiano»

Genova. «Un respiro alle imprese e un’occasione per cambiare davvero le cose», esordiscono con entusiasmo Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, delegato confederale, all’annuncio della Commissione Europea della proposta di rinvio di 12 mesi dell’applicazione del Regolamento Eudr sulla deforestazione prevista per il 30 dicembre 2024.

«Una prima risposta alle richieste avanzate da Coldiretti e Filiera Italia sia a livello Ue che a livello nazionale, a tutela delle imprese del sistema agricolo e agroalimentare italiano». L’applicazione quindi slitta al 30 dicembre 2025 per le grandi imprese, mentre per le micro e piccole imprese si applicherà a partire dal 30 giugno 2026.

Di che cosa si tratta nello specifico? Il regolamento Eudr mira a contrastare la deforestazione e il degrado forestale globale, il che ovviamente rappresenta in sé un ottimo provvedimento: «Tuttavia, l’Italia, va detto, è un paese la cui superficie boschiva aumenta annualmente. Per quanto dunque consideriamo ottimo l’obiettivo di ridurre le importazioni di prodotti derivanti da deforestazione, allo stesso tempo abbiamo chiesto una proroga a tale regolamento che – così posto – rischia altrimenti di provocare un appesantimento burocratico e operativo per i produttori dell’Ue e, in particolare, per i produttori forestali liguri -aggiungono Boeri e Rivarossa- Inoltre, un rinvio risultava inevitabile anche a causa dei ritardi della Commissione nella messa a disposizione delle informazioni e dei sistemi informatici necessari per il rispetto degli obblighi previsti dalla norma».

«Per quanto riguarda il settore forestale ligure, siamo dunque soddisfatti del rinvio per poter, adesso, avere il margine di tempo necessario a ottenere una modifica definitiva che lo possa ammorbidire e adattarlo meglio alle reali e concrete esigenze delle imprese nazionali e locali»