Polis: «Il consigliere Bracco si è comportato ieri come il bullo di quartiere»
«Il fatto che nessuno dei suoi colleghi si sia mosso di un millimetro durante l’allontanamento dall’aula, la dice lunga sull’assoluta condivisione della gravità, del comportamento tenuto»
Imperia.Polis e i capigruppo di maggioranza Landolfi, Volpe e Lazzarini, fanno il punto su quanto accaduto ieri sera durante il consiglio comunale di Imperia.
«Il vero problema non è tanto la mancata comprensione della modifica al regolamento proposta dal consigliere Motosso, quanto il fatto che non riconosciate l’importanza del Consiglio comunale e del ruolo che ognuno di noi vi ricopre. Troppe volte avete trattato l’aula del Consiglio non come un luogo di amministrazione e dialogo, ma come un ring su cui esercitare le vostre convinzioni in modo personale e aggressivo.
Anche un ring, però, richiede un minimo di decoro, e mi chiedo se la consigliera Bozzano, nel suo ruolo di comandante della polizia locale di Diano Marina, abbia mai chiesto scusa per aver indossato la giacca e la cravatta per adempiere ai suoi doveri. Sarebbe piuttosto il caso che chiedesse scusa ai cittadini di Imperia per il comportamento irrispettoso e verbalmente aggressivo del suo collega Ivan Bracco. Il consigliere Bracco, che si è costruito un’immagine di “paladino della giustizia”, si è comportato ieri come il bullo di quartiere, ignorando ogni richiamo del Presidente del Consiglio fino a essere allontanato dalla polizia locale per aver trasformato l’aula in un teatro di disordine pubblico. Il fatto che nessuno dei suoi colleghi si sia mosso di un millimetro durante l’allontanamento dall’aula, la dice lunga sull’assoluta condivisione, da parte di tutte le forze politiche della gravità, del comportamento tenuto.
Vogliamo ricordare al consigliere Bracco che, nonostante il suo atteggiamento, ricopre un ruolo istituzionale e dovrebbe essere garante dell’ordine, non della confusione. Il suo comportamento di ieri sera, compresa la mancanza di decoro personale, è stato un ulteriore esempio di come le vostre azioni fomentino il caos e il disprezzo per le regole.
Non potete predicare collaborazione e, al tempo stesso, essere i primi a infiammare il clima del Consiglio con attacchi personali, denunce e insinuazioni. Siete voi i principali artefici della discordia e di quel clima “rovente” di cui tanto vi lamentate.
Riguardo al consigliere Zarbano, mi chiedo se si sia reso conto della gravità del suo comportamento durante il penultimo Consiglio comunale, quando ha assunto un atteggiamento minaccioso nei confronti del sindaco, con un fare che ha lasciato tutti in attesa di un gesto violento.
Cari colleghi, è il momento di mettere da parte lettere aperte, esposti e denunce. Serve più responsabilità, più rispetto delle istituzioni e, soprattutto, più lucidità nel vostro operato.