Pieve di Teco, primo giorno di convegno per presentare il nuovo Istituto tecnico di grafica e comunicazione

14 ottobre 2024 | 11:59
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La testimonianza di Alessia Chizzoniti, ipovedente e disprastica che ha raccontato – tramite la voce di due studentesse- la sua quotidianità e di come la scuola sia stata il motore fondamentale di inclusione e di come ha «ha fatto gol alla sua disabilità»

Pieve di Teco. Inclusione e multilinguismo, questo il tema al centro del primo giorno del convegno a Pieve di Teco per presentare il nuovo Istituto Tecnico di grafica e comunicazione che partirà nel settembre 2025 con una testimonianza di forza e dolcezza allo stesso tempo che ha aperto il cuore e ha squarciato un velo su cosa vuol dire inclusione non solo nella vita quotidiana ma anche nella scuola. Alessia Chizzoniti, ipovedente e disprastica ha raccontato agli studenti e docenti presenti- tramite la voce di due studentesse- la sua quotidianità e di come la scuola sia stata il motore fondamentale di inclusione, affetto anche con le difficoltà che ha affrontato quotidianamente e di come ha «ha fatto gol alla sua disabilità».

«Sono una persona diversa da voi- ha raccontato Alessia tramite la voce di due studentesse- i dottori mi hanno definita disabile perché gravemente ipovendente, ossia vedo la realtà da una fessura e sono gravemente disprastica in quanto vivo in un corpo che non sa essere funzionale alla vita, l’autonomia dei gesti, come scrivere, parlare, muovermi come fate voi è impossibile per me. È stato difficile imparare a vivere con questi limiti, soprattutto non riuscire a parlare mi ha reso complicato l’inserimento nella società. I miei genitori non si sono arresi alla disperazione di un figlio gravemente disabile e sono andati alla ricerca di esperti terapeuti in grado di aiutarmi. Sono iniziati i viaggi vicino a Venezia e ogni due mesi avevo una visita di controllo per verificare il programma riabilitativo a cui mi sottoponevo ogni giorno sotto la guida di mia madre. Ero come un soldato sempre impegnato nell’addestramento ma la posta in gioco era alta perché lottavo per la qualità nella mia vita. Sono andata a scuola come voi e fino alla terza superiore ho sempre fatto il programma uguali ai miei compagni normodotati. Amavo studiare perché ero curiosa e volevo avere dei bei voti per dimostrare che ero una persona in grado di pensare con la mia testa. A scuola ho fatto fatica a fare amicizia perché senza il linguaggio verbale i miei amici non sapevamo come starmi accanto. Senza la parola ho sentito il bisogno di manifestare il mio affetto agli altri con gli abbracci in questo modo è stato facile stare con i miei compagni. C’è stato qualche amico speciale che ha imparato a comunicare con la tastiera, in questo modo mi sono sentita più accettata nella mia diversità. È difficile accettarsi quando si hanno delle difficoltà ma è molto più difficile quando ci si arrende e si smette di lottare come se la vita non valesse la pena del sacrificio. Io non mi sono arresa e ho cercato ogni giorno di fare del mio meglio perché la soddisfazione di riuscire bene nella vita è impagabile. […] Io non sono campionessa di nulla ma ho sentito il bisogno di scrivere un libro dove racconto in quale modo sono riuscita a fare gol alla mia disabilità. Se qualcuno oggi mi chiede come sto io rispondo che sono felice perché sono tifosa delle vita bella e ogni giorno vado alla ricerca della gioia che trovo quando incontro gli altri diversi da me.Sono riuscita ad accettarmi così come sono perché ho capito che anche io posso fare la mia parte nella vita per rendere il mondo più bello»

Un percorso, quello del nuovo Istituto Tecnico di grafica e comunicazione nato grazie «alla collaborazione con il Comune di Pieve di Teco e l’Unione dei Comuni della Valle Arroscia- spiega la Dirigente Serena Carelli– perché è stato un indirizzo fortemente voluto sia dalla componente scolastica che dagli Enti locali. La carta vincente è che è un indirizzo di scuola unico in tutta la provincia (l’Istituto più vicino è a Loano)  e soprattutto  ha come grande punto di forza il fatto di essere collegato all’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo che da anni lavora sui temi dell’audio visivo e del digitale. Gli alunni avrebbero la possibilità di continuare un percorso già avviato nel primo ciclo di studi e soprattutto la scuola può essere aperta anche studenti da altre scuole dalla zona di Albenga e di Ormea».

«Sono contento di aver rappresentato la Regione Liguria in questa occasione importante: la presentazione di un nuovo percorso di studi. L’Istituto di grafica e comunicazione, che avrà avvio a settembre 2025, oltre ad incrementare l’offerta formativa del nostro territorio, rappresenta un valore aggiunto per la Valle Arroscia, infatti, l’istituto di Pieve di Teco diventa onnicomprensivo: dall’asilo alle scuole superiori, un servizio che contribuirà a mantenere vivo il nostro entroterra – commenta il Presidente facente funzioni della Regione Liguria, Alessandro Piana presente al convegno- oggi, oltre a presentare il percorso formativo, unico nel panorama provinciale, si è di inclusione, con una testimonial d’eccezione: Alessia Chizzoniti. L’inclusione scolastica è un principio fondamentale del sistema educativo che mira a garantire il diritto all’educazione a tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro caratteristiche personali, sociali o culturali, e in particolare per chi presenta difficoltà o disabilità. Il nobile obiettivo di questo nuovo Istituto è quello di creare un ambiente educativo promuova la partecipazione attiva di ogni studente, affinché nessuno venga escluso o discriminato. Perché nessuno deve rimanere indietro».

Seconda data da segnarsi sul calendario è quella di mercoledì 16 ottobre ( Audiovisivi e grafica) mentre l’ultima giornata si svolgerà giovedì 17 ottobre ( Digitale, territorio e sostenibilità). Una tre giorni di testimonianze dove la curiosità degli studenti verrà soddisfatta da chi fa parte del mondo della grafica e del design.

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