Nuovo ospedale di Taggia, mancano 15 milioni. Asl1 vuole vendere Villa Spinola
Dell’opera non esiste un progetto. Rischio ritardi provocati dalle procedure di esproprio. Il costo complessivo è salito a 371 milioni di euro
Taggia. La realizzazione del nuovo ospedale unico del Ponente Ligure, destinato a sorgere a Taggia, continua il suo iter verso la realizzazione. Recentemente, l’Asl1 Imperiese ha approvato il nuovo quadro esigenziale per il progetto, aggiornando le previsioni di spesa e individuando le necessità strutturali e funzionali del futuro polo sanitario. Tuttavia, nonostante l’approvazione del quadro, il progetto soffre di una carenza finanziaria di circa 15 milioni di euro, che rischia di rallentare ulteriormente l’inizio dei lavori.
Il dato emerge dalla documentazione ufficiale pubblicata ieri. La costruzione del nuovo ospedale è stimata a un costo complessivo di 371.844.278,55 euro. Si prevede l’insediamento su un’area di 130.000 metri quadrati, localizzata a nord della stazione ferroviaria di Arma di Taggia. Si tratta di una posizione baricentrica, ben collegata dal punto di vista infrastrutturale grazie alla vicinanza con l’autostrada A10 e l’Aurelia bis. Il progetto prevede una struttura ospedaliera centralizzata con 618 posti letto, che sostituirà le attuali e datate strutture ospedaliere di Imperia e Sanremo. Questa nuova configurazione permetterà di migliorare l’efficienza dei servizi sanitari e di ottimizzare i percorsi operativi e gestionali, riducendo i costi di gestione nel lungo periodo e garantendo un servizio sanitario all’avanguardia.
Nonostante l’inserimento dell’opera nei piani triennali di investimento dell’Inail per l’edilizia sanitaria, ad oggi mancano circa 15 milioni di euro per coprire l’intero fabbisogno finanziario. L’iniziale somma stanziata di 371,8 milioni di euro prevista nel Dpcm del 14 settembre 2022 è stata infatti ridotta a 356,8 milioni di euro. Questa riduzione è causata dall’inserimento di un altro importante progetto nel piano di investimenti dell’Inail: la costruzione del nuovo ospedale Galliera a Genova. L’Asl1 ha risposto prontamente alla rimodulazione, evidenziando come il ridimensionamento dei fondi rischi di compromettere la realizzazione del progetto secondo le specifiche richieste dalla popolazione e dalle normative sanitarie. Si è fatto appello alla necessità di trovare ulteriori fonti di finanziamento per coprire il divario esistente e garantire un’adeguata dotazione di posti letto e servizi.
Uno dei principali fattori che hanno contribuito all’aumento dei costi complessivi è rappresentato dalle operazioni di esproprio. L’area individuata per la costruzione dell’ospedale è prevalentemente di proprietà privata, e i costi stimati per l’esproprio delle aree necessarie ammontano a circa 14,8 milioni di euro. A questa spesa si aggiungono i costi legati alle opere urbanistiche e ambientali prescritte dalla Valutazione ambientale strategica (Vas), approvata dalla Regione Liguria e dal Comune di Taggia. Il ritardo accumulato nell’approvazione delle varianti urbanistiche e la conseguente rivalutazione dei prezzi di mercato ha fatto lievitare i costi, complicando ulteriormente il quadro economico. Le nuove disposizioni urbanistiche includono anche la costruzione di infrastrutture di accesso, parcheggi interrati e spazi verdi, necessari per rispettare le direttive ambientali e garantire l’accessibilità alla struttura.
Un altro aspetto rilevante del nuovo quadro esigenziale riguarda la sede direzionale dell’Asl1, attualmente situata a Bussana, Sanremo. Il progetto prevede il trasferimento della direzione strategica aziendale e degli uffici del dipartimento tecnico-amministrativo presso il nuovo ospedale di Taggia. Questo trasferimento, motivato dal degrado strutturale dell’attuale sede di Bussana, ha un costo stimato di 12 milioni di euro, ma al momento manca un finanziamento specifico per coprire tale spesa. Il trasferimento della sede direzionale viene considerato un passo fondamentale per migliorare l’efficienza operativa, grazie alla vicinanza con la nuova struttura ospedaliera. Per coprire parte di questi costi, l’Asl1 ha ipotizzato la vendita del patrimonio immobiliaredi Bussana (Villa Spinola), previa variazione della destinazione d’uso degli edifici. Questa vendita potrebbe generare fondi utili, ma resta da definire con precisione l’importo ricavabile e i tempi necessari per finalizzare l’operazione.
Dopo l’approvazione del quadro esigenziale, il prossimo passo cruciale sarà la redazione del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP). Questo documento rappresenterà la base per il successivo Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP), che permetterà di avviare le gare per i servizi di progettazione, sia preliminare che esecutiva. Tuttavia, l’Asl1 ha già evidenziato la necessità di rivedere il cronoprogramma, viste le difficoltà legate alle approvazioni urbanistiche e alle operazioni di esproprio. Il completamento del progetto potrebbe subire ulteriori ritardi se non verranno risolti in tempi brevi i problemi di finanziamento.
Il nuovo ospedale di Taggia è considerato un’opera essenziale per la sanità del Ponente Ligure. Attualmente, la rete ospedaliera è costituita da tre strutture: Imperia (costruito nel 1966), Sanremo (1935) e Bordighera (1800), delle quali solo quest’ultima rimarrà in funzione. Le due strutture principali di Imperia e Sanremo non sono più in grado di rispondere adeguatamente alle necessità della popolazione, in gran parte anziana. Al 1° gennaio 2023, infatti, la provincia di Imperia contava 208.792 residenti, con una età media di 49,1 anni, 59 mila over 65 e una crescente domanda di servizi sanitari specializzati. Il nuovo ospedale sarà progettato secondo standard moderni, con un corpo di fabbrica centrale su due piani, supportato da blocchi operatori e aree di emergenza all’avanguardia. Una seconda ipotesi prevede la divisione in due edifici del blocco degenze.
(In copertina il rendering del nuovo ospedale unico di Taggia, nella versione monoblocco)