Nelle sale Megalopolis di Coppola, la recensione del cinefilo sanremese Paolo Prevosto
Si tratta di una pellicola di fantascienza distopica, ambientata in una città, New Rome, che risulta un mix tra l’antica Roma e la moderna New York
Sanremo. È da pochi giorni nelle sale cinematografiche italiane “Megalopolis”, l’ultimo film del regista statunitense Francis Ford Coppola.
Si tratta di una pellicola di fantascienza distopica, ambientata in una città, New Rome, che risulta un mix tra l’antica Roma e la moderna New York. Abbiamo chiesto cosa pensa del lungometraggio al poliedrico artista matuziano, Paolo Prevosto, che oltre essere un musicista e collezionista è anche un cinefilo esperto, specializzato soprattutto nella science fiction.
«Da appassionato di cinema ho visto il film con entusiasmo – spiega Prevosto – ma allo stesso tempo consapevole che sarebbe potuto risultare lezioso. Possiamo dire che questo film è un po’ il suo costoso “giocattolo”, ma trattandosi di Francis Ford Coppola, lo perdoniamo, visto che ci ha regalato film come Apocalypse Now, La conversazione, ovviamente la saga de Il Padrino e altri. Infatti Megalopolis ha avuto una lunga gestazione, la scrittura delle prime bozze della sceneggiatura risale alla fine degli anni ’70, periodo in cui Coppola stava girando Apocalypse Now, anche se le prime idee risalgono a quando da bambino vide Metropolis e il film di fantascienza distopica La vita futura, tratto dal romanzo di H. G. Wells, che racconta la costruzione di una società futura. Rimase anche affascinato da letture scientifiche riguardanti esperimenti pericolosi e letture di attualità e politica. Tuttavia, Megalopolis è prevalentemente una tragedia romana ambientata in un mondo contemporaneo immaginario (non troppo) e distopico».
Prosegue il cinefilo: «Nel 2001, dopo una serie di problemi finanziari, vennero girate 30 ore di riprese esterne e iniziarono le letture della sceneggiatura con Paul Newman, Uma Thurman, Robert De Niro, James Gandolfini, Nicolas Cage, Leonardo DiCaprio, Russell Crowe, Edie Falco e Kevin Spacey. Dopo gli attacchi dell’11 settembre, Coppola abbandonò completamente il progetto perché la sceneggiatura comprendeva attacchi alla città. Solo nel 2007 ritornò sul progetto per svilupparlo nuovamente lavorandoci fino al 2019. Prima della scelta di Adam Driver per il ruolo principale, Coppola era interessato a Christian Bale. Nel 2022, per gli altri ruoli vennero originariamente scelti Zendaya, Cate Blanchett, Michelle Pfeiffer, James Caan e Jessica Lange, poi sostituiti dal cast definitivo: Adam Driver, Giancarlo Esposito, Nathalie Emmanuel, Aubrey Plaza, Shia LaBeouf, Jon Voight, Laurence Fishburne, Kathryn Hunter e Dustin Hoffman».
Trama senza spoiler: A New Rome, una città degradata che unisce usi e costumi della moderna New York a quelli dell’antica Roma, ha inizio un conflitto tra Cesar Catilina, premio Nobel e artista geniale che cerca di portare la città in un futuro utopico, e il suo oppositore, il sindaco Franklyn Cicero, che rimane fedele alle sue idee e alleanze. Tra di loro si contrappone Julia Cicero, la figlia del sindaco, il cui amore per Cesar ha indebolito la sua lealtà nei confronti del padre. Negli equilibri di potere, Cesar ha anche un altro nemico, il cugino Clodio Pulcher che tenta di impossessarsi delle ricchezze di suo zio Hamilton Crassus III, ricchissimo e potente banchiere.
Conclude Prevosto: «Coppola si ispira alla tragedia romana De Catilinae coniuratione (La congiura di Catilina), inserendo citazioni varie, forse non necessarie e oggi un po’ banali, che a mio avviso non aiutano lo svolgimento della storia, come i momenti surreali e alcune sequenze da videoclip musicale. Non posso dire che sia un brutto film, ma sono presenti alcune debolezze e mancanze nella sceneggiatura, che allo stesso tempo contiene molte idee. Probabilmente se Megalopolis fosse uscito negli anni ’80 o ’90 avrebbe avuto un impatto maggiore».